Rimpasto in giunta, i Ds all'attacco: "Ha cambiato 40 assessori in 4 anni"
PACHINO - (aru) "La nascita di questa maggioranza dimostra ancora una volta che l'interesse di questa amministrazione di centro destra è legato solo all'acquisizione di posti di potere e non alla soluzione dei problemi che affliggono Pachino". Questo è il giudizio espresso dal segretario cittadino dei Democratici di Sinistra, Salvatore Borgh, sull'ultima operazione politica del sindaco Sebastiano Barone che ha ricucito i rapporti con i partiti della coalizione ed in particolare con Forza Italia che oggi ritorna a fare parte dell'esecutivo. "I cittadini di Pachino - continua il segretario della Quercia - non conoscono le motivazioni di queste continue crisi politiche che con cadenza mensile investono la maggioranza di centrodestra guidata dal sindaco Sebastiano Barone, che in questi quattro anni e a un anno dalla fine del suo mandato ha cambiato circa quaranta assessori. Forse questi signori hanno scambiato il Comune per un ufficio di collocamento visto che la carica di assessore la cui indennità si aggira intorno ai 1300 euro è diventato un lavoro a tempo determinato perchè per molti rappresenta solo un modo per sbarcare il lunario senza produrre nulla per la città". Intanto Sebastiano Barone non ha ancora distribuito le deleghe assessoriali, mentre prosegue la "campagna acquisti" in consiglio comunale. Oggi il sindaco può contare su dieci consiglieri di maggioranza con la possibilità che diventino undici se dovesse andare in porto il tentativo di sfiduciare il presidente dell'assemblea Antonino Nicastro al quale dovrebbe subentrare il consigliere di Alleanza nazionale Antonino Spatola.
Ma sulla "testa" del primo cittadino pende anche la mozione di sfiducia presentata nei suoi confronti da dieci consiglieri comunali che sarà discussa in uno dei prossimi consigli. "Anche se ritengo tardiva la presentazione della mozione di sfiducia - continua Borgh- spero che questo possa diventare lo spartiacque tra una maggioranza litigiosa ed una vera opposizione che in consiglio comunale possa fare emergere le contraddizioni di una coalizione di governo priva di un programma amministrativo e del consenso della cittadinanza". Anche Rifondazione Comunista con il segretario locale Salvatore Caccamo parla di una maggioranza non credibile nata sotto la spinta dei vertici provinciali della "Casa delle libertà" che cercano di correre ai ripari dopo la disfatta elettorale alle regionali di domenica scorsa. "E' evidente che questo ennesimo rimpasto di giunta - ha detto Caccamo - è un segnale di debolezza di una maggioranza di centro destra che ha fatto precipitare in una crisi profonda la città che in questi ultimi quattro anni non è stata amministrata. Per questo credo che la mozione di sfiducia presentata possa fare uscire allo scoperto i futuri alleati del centrosinistra".