PACHINO - Il movimento Rinascita di Pachino boccia l'ipotesi di giunta tecnica circolata nei giorni scorsi e richiesta con insistenza dal consigliere provinciale Nino Iacono. La richiesta sarebbe stata avanzata dal consigliere provinciale pachinese al sindaco Paolo Bonaiuto, nel corso di un incontro finalizzato a trovare una soluzione condivisa ad una crisi strisciante che vede la maggioranza spaccata in due grosse fazioni. «Non condividiamo la richiesta di Iacono, -ha affermato il consigliere comunale del movimento civico, Salvatore Blundo- poiché riteniamo che chiedere una giunta tecnica a tre anni dalle elezioni, significhi decretare ed ammettere il fallimento politico di un sindaco. Non credo affatto, invece, che tutto quanto realizzato fino ad oggi dall'amministrazione Bonaiuto sia da buttare. Al contrario, -ha continuato Blundo- ritengo che se si dovesse dare un voto a quanto fatto in questi due anni, si dovrebbe dare il massimo possibile».
Rinascita ricorda i successi in campo di promozione turistica, il sostegno all'agricoltura, il nuovo appalto della nettezza urbana che ha consentito la riduzione della tariffa applicata con un taglio del 60% sulle somme da pagare per ciascun immobile. Blundo inoltre fa anche un'altra considerazione. «Chiedere una giunta tecnica significa bocciare l'operato dei politici. Eppure Forza del Sud, all'interno dell'amministrazione vanta un assessore nella persona di Andrea Ferrara. Forse Iacono, chiedendo la giunta tecnica, boccia anche l'operato di Ferrara da pochi mesi in giunta? Mi sarei aspettato questa proposta da una persona della strada e non certo da un politico come Iacono» Il sindaco intanto avrebbe avuto degli incontri sia con il consigliere Iacono che con le altre forze politiche. L'obiettivo sembra essere sempre quello di ritrovare una maggioranza compatta attorno al progetto politico che fino ad oggi ha costituito un faro per la programmazione. Novità di un certo rilievo potrebbero arrivare durante il prossimo fine settimana. Intanto si attende la convocazione del consiglio comunale al fine di verificare le conseguenze delle decisioni e delle scelte politiche in aula. Di eventuali passi falsi potrebbe approfittarne l'opposizione storica che, ad oggi, pur con soli quattro consiglieri, è riuscita a far sentire la propria voce di critica nei confronti di una maggioranza bulgara ma nello stesso tempo litigiosa che, alla prima occasione, non ha mancato di rimarcare divisioni e diversità anche di natura ideologica.
Salvatore Marziano
Fonte:
LaSicilia.it il 22-06-2011 - Categoria:
Politica