"Rinascita" tende la mano a Barone Mallia: "Ma la giunta va azzerata"
PACHINO - (aru) "Il sindaco Sebastiano Barone deve prendere atto del suo fallimento politico revocando le deleghe ai cinque assessori rimasti in carica e costituire così una giunta tecnica". A chiedere l'azzeramento della giunta è quanto ha dichiarato il coordinatore del movimento per la "Rinascita di Pachino", Sebastiano Mallia, durante il suo intervento al congresso di Rifondazione Comunista. A fargli eco è anche il capo gruppo consiliare Salvatore Blundo che si spinge oltre assicurando al primo cittadino l'appoggio in consiglio del suo movimento se dovesse decidere di varare una giunta formata da tecnici. "Barone - afferma Blundo - deve fare "piazza pulita" rimuovendo i cinque assessori rimasti in carica dopo l'uscita dei due di Forza Italia e ridare slancio all'azione amministrativa formando una giunta tecnica che potremmo definire di "salute pubblica" visto che all'interno dei partiti della Casa delle libertà che oggi lo sostengono l'etica politica non esiste più e lo dimostra la continua richiesta da parte di queste forze di incarichi e assessorati.
Quindi è ora di finirla con questo "mercato delle vacche" rispettando il mandato degli elettori che chiedono con forza la soluzione agli annosi problemi che affliggono la città". Una richiesta quella degli uomini di Rinascita che difficilmente il sindaco Barone potrà accontentare per non rischiare l'apertura di una nuova crisi che questa volta porterebbe alla mozione di sfiducia nei suoi confronti. Intanto nell'Udc il clima è sempre più incandescente dopo la presa di posizione della base del partito e del vice presidente del consiglio comunale Salvatore Francavilla che hanno chiesto apertamente le dimissioni dei tre assessori "centristi" presenti in giunta che oggi hanno l'appoggio in consiglio comunale di tre consiglieri Paolo Dipietro, Tonino Di stefano e Giovanni Orlando. Dal gruppo dell'Udc rimasto vicino a Barone è arrivato invece l'invito ai "dissidenti" di lasciare gli incarichi ottenuti, dalla vice presidenza del consiglio al componente esterno del nucleo di valutazione incarico ricoperto dall'ex coordinatore del partito Sebastiano Cicciarella.