Le forze dell'ordine hanno bloccato altri venti migranti, facenti parte del gruppo approdato domenica mattina nei pressi di Isola delle Correnti, nel territorio di Portopalo. I venti extracomunitari si erano rifugiati nelle campagne di Pachino, dopo aver percorso diversi chilometri a piedi. Intanto, da fonti istituzionali, trapela l'indiscrezione riguardante un incontro che dovrebbe tenersi stamattina tra gli investigatori italiani ed alti esponenti del governo libico. Pare infatti che la Libia sia ben disposta a collaborare per individuare il punto esatto di partenza del barcone approdato quindi all'Isola delle Correnti e tutte le dinamiche inerenti l'organizzazione che ci sarebbe dietro questa traversata. Resta infatti il mistero relativo al luogo in cui gli oltre duecento migranti, tutti provenienti dal Corno d'Africa, siano stati tenuti, verosimilmente per diverse settimane, prima dell'ok alla partenza facendo rotta verso la Sicilia.
Il segnale del governo libico viene ritenuto molto positivo in un'ottica di collaborazione con le istituzioni italiane. Le ricerche degli altri immigrati, approdati nel territorio portopalese, proseguono, sotto il coordinamento della Questura di Siracusa. In precedenza erano stati fermati trentuno persone di supposta nazionalità eritrea, tra cui dieci donne, quattro bambini e due neonati. Vagavano tutti attorno alle campagne di Portopalo, in alcune contrade balneari. Altri, appartenenti al gruppo arrivato l'altro ieri, sono stati individuati a Pachino, in piazza Vittorio Emanuele. Sono stati arrestati, invece, i quattro presunti scafisti, tutti di nazionalità libica, fermati mentre tentavano di disincagliare la barca per darsi alla fuga. Alcuni migranti hanno testimoniato davanti alle forze dell'ordine italiane, raccontando che a bordo dell'imbarcazione in legno di sedici metri c'erano complessivamente 236 persone. Sono ancora tanti, dunque, a mancare all'appello. Nella serata di domenica sono stati avvistati altri migranti tra contrada Carratois e Punto Rio. L'imbarcazione è stata recuperata grazie all'impegno del personale dell'Ufficio locale marittimo di Portopalo, guidato da Giuseppe Stella. Dopo averlo disincagliato, il natante in legno che aveva trasportato i migranti è stato sottoposto a sequestro giudiziario e ormeggiato al momento all'interno dell'area portuale portopalese.
SERGIO TACCONE
Fonte:
LaSicilia.it il 13-07-2010 - Categoria:
Cronaca