PACHINO - Si sblocca il travagliato iter relativo alla costruzione dell'acquedotto in contrada Granelli. L'ufficio tecnico pachinese infatti avrebbe dato il via libera alla continuazione dell'opera iniziata la scorsa primavera (con tanto di inaugurazione e posa della prima pietra), ma poi bloccata a causa della carenza di autorizzazioni necessarie al consorzio proprietario e realizzatore dell'opera per potere interrare le condutture. A distanza di un anno dalla stipula, da parte del consorzio, della convenzione con il vicino comune di Ispica per la fornitura del prezioso liquido, si riaccende dunque la speranza per i proprietari delle oltre mille abitazioni, per lo più seconde case, che affollano la contrada balneare. L'ufficio tecnico pachinese, dopo un confronto con i vari assessorati regionali, avrebbe fatto un passo indietro, recedendo dalla richiesta, in passato perentoria, di ottenere delle perizie che valutassero l'impatto ambientale delle opere. Del resto le uniche opere necessarie per la costruzione di un acquedotto sono interrate e consistono nel passaggio dei tubi in politilene per cui nessuna opera sarà visibile all'esterno. Da parte sua invece il consorzio avrebbe fornito al Comune la progettazione dettagliata di quanto sarà costruito a Granelli, progettazione prima piuttosto carente. In particolare gli uffici chiedevano di conoscere l'esatta ubicazione di tombini e pozzetti di ispezione oltre che le modalità di allaccio all'utenza che ne farà richiesta.
Ora dunque mancherebbero soltanto le certificazioni sanitarie, e poi il consorzio presieduto da Walter Pennavaria potrà riprendere i lavori che erano stati bloccati all'inizio dell'estate con grande delusione dei residenti. Ad oggi infatti le centinaia di famiglie che risiedono nella zona sono costretti ad utilizzare acqua di pozzo che però a causa della vicinanza al mare non sempre è idonea agli usi domestici, oppure ad acquistare mediante autobotti il prezioso liquido spendendo così somme anche ingenti per far fronte a tutta l'estate. L'acqua erogata dall'acquedotto che sarà costruito comunque avrà un canone piuttosto alto da corrispondere al consorzio al fine di poter recuperare i costi del servizio e della manutenzione. L'investimento dovrebbe superare i 600 mila euro, somme che il consorzio ha ottenuto mediante l'accensione di un mutuo. L'erogazione inoltre sarà a giorni alterni e per un numero limitato di ore al fine di non sottrarre troppa acqua al Comune di Ispica che è di fatto il fornitore. Anche il quantitativo di prelievo sarà limitato per scoraggiare gli usi non domestici.
Salvatore Marziano
Fonte:
LaSicilia.it il 19-10-2008 - Categoria:
Cronaca