PORTOPALO - Dal mare spunta un aereo. Non è un racconto estivo ma l'esperienza vissuta ieri dall'equipaggio del peschereccio etneo Carmelo Padre", comandato dal portopalese Corrado Campisi. Il relitto, un aereo statunitense risalente con ogni probabilità al periodo della seconda guerra mondiale, si presenta intatto, a parte la coda. In un primo momento i pescatori erano convinti di essersi incagliati, con le reti a strascico, in qualche ostacolo imprevisto e non segnalato dalle carte nautiche in loro possesso. La classica "arruccata", per dirla in gergo marinaresco, con contorno di imprecazioni per l'attrezzatura, molto costosa, danneggiata. Invece, azionato il verricello, lentamente è venuta a galla la sagoma del velivolo, con enorme sorpresa di tutto l'equipaggio del "Carmelo Padre". Il ritrovamento sarebbe avvenuto ad una distanza di circa 14 miglia da Portopalo. Particolare curioso: l'equipaggio non ha provveduto ad informare del ritrovamento l'autorità marittima. I militari di Locamare, recandosi al porto, hanno notato una strana presenza sulla banchina, la stessa dove solitamente vengono fatte attraccare le carrette con gli immigrati clandestini. "E' quanto meno singolare - affermano dall'Ufficio locale marittimo - che nessuno ci abbia informato. Ma questa è una prassi deleteria molto in voga all'interno della marineria portopalese".
Con l'ausilio di una gru, messa a disposizione da un altro motopesca, l'aereo è stato sistemato sulla terraferma, a beneficio dei tanti curiosi che nel frattempo si erano recati al porto per ammirare l'insolito spettacolo. Due docenti del Primo Istituto Superiore pachinese, i professori Giannitto e Minardi, autori di un dvd sullo sbarco degli alleati in Sicilia del 1943 ed esperti di tematiche attinenti al secondo conflitto mondiale, hanno analizzato il velivolo dicendosi pronti a contattare alcuni esperti che si trovano all'estero per appurare tutti i particolari riguardanti la carcassa ritrovata ieri. A bordo dell'aereo c'era una bandiera con una stella rossa su sfondo bianco e scritte in lingua inglese. Dalla matricola del "caccia americano" si potrebbe, probabilmente, risalire anche al pilota. Insomma. adesso è materia di storici e topi d'archivio, appassionati di questo genere di cose. Il relitto verrà controllato, specialmente di notte, dai militari di Locamare. Sono stati disposti, infatti, dei turni di guardia al fine di prevenire incursioni non autorizzate di "topi terrestri", richiamati dalla curiosità e dal fascino del velivolo. Sul posto ieri si è recato per un sopralluogo anche il sindaco Cammisuli.
Sergio Taccone
Fonte:
LaSicilia.it il 04-08-2007 - Categoria:
Cronaca