I Comuni della zona sudorientale dell'isola verso una riqualificazione ambientale della fascia costiera, secondo delle ipotesi di definizione e attuazione di un sistema turistico locale. Se ne è parlato a palazzo San Domenico nel corso di una riunione operativa, alla quale hanno preso parte il sottosegretario di Stato ai Beni e alle attività culturali, Nicola Bono, l'onorevole Giuseppe Drago, il sindaco di Modica, Piero Torchi, quello di Scicli, Bartolomeo Falla, e di Ispica, Rosario Gugliotta, nonchè vari amministratori degli stessi comuni e alcuni rappresentanti del consorzio Enea, che si occupa della proposta tecnica per l'elaborazione di uno studio di fattibilità integrata.
L'obiettivo è quello di coinvolgere, oltre a Modica, Scicli, Pozzallo e Ispica, anche Pachino, Rosolini, Portopalo di Capo Passero, Noto e Avola. Le priorità più importanti di ciò che è parte integrante di un'iniziativa del sottosegretario Bono e dell'onorevole Drago si possono condensare in cinque punti: «Messa in sicurezza del territorio sottoposto a fenomeni d'inquinamento delle acque ed erosione della costa; riqualificazione degli ambiti costierei fortemente urbanizzati anche con la presenza d'insediamenti abusivi; attuazione dei processi di recupero, riqualificazione e riordino dei territori interessati, mediante il coinvolgimento di soggetti privati; valorizzazione delle risorse endogene: culturali e ambientali; definizione di un modello di sviluppo locale integrato e sostenibile, in grado di generare, attraverso l'individuazione di appositi indicatori, opportunità di sviluppo economico, sociale e culturale».
L'idea-progetto andrà sviluppata attraverso la predisposizione di un piano d'area, piani attuativi e tavoli di concertazione. E il punto di partenza, ma anche l'idea-forza sta tutta nella realizzazione di un sistema turistico locale. E' soprattutto sul turismo, infatti, che si punta al fine di ottenere uno sviluppo economico nell'area iblea sudorientale. Ma tutto questo non può prescindere dal mantenimento dell'identità storico-culturale di ogni zona, e in tal senso i beni culturali (non si dimentichi che siamo in piena area di riconoscimento di tali beni da parte dell'Unesco come patrimonio dell'umanità, e che ci sono delle risorse notevoli in materia di bellezze artistiche, storiche e culturali in genere) giocano indubbiamente un ruolo di primo piano.
Sia Bono che Drago, ma anche i sindaci e gli altri amministratori che hanno partecipato alla riunione, si sono trovati d'accordo sui principi più importanti che hanno ispirato questo piano. Esso passa attraverso il potenziamento e il miglioramento del livello qualitativo delle strutture ricettive e la loro ridistribuzione territoriale, la qualificazione dell'offerta turistica, lo sviluppo delle infrastrutture di collegamento stradale, ferroviario e marittimo, la creazione di percorsi turistici diretti a collegare l'entroterra e la costa, la tutela dell'ambiente, l'allungamento della stagione turistica. Essendoci un primo accordo di massima sull'iniziativa si è allora ritenuto opportuno passare alla fase operativa programmando un nuovo incontro per il prossimo sabato.
Fonte:
LaSicilia.it il 20-10-2002 - Categoria:
Politica