Tratto da Siracusanews.it
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Dopo la sentenza del Tar Catania di annullamento del decreto istitutivo della Riserva naturale Pantani della Sicilia sud-orientale, la Lipu chiede alla Regione di riavviare al più presto l'iter istitutivo della stessa con un percorso amministrativo che, anche nella previsione delle prossime modifiche da apportare alla legislazione, possa garantire quel massimo coinvolgimento delle realtà locali che è richiesto nella sentenza della Corte Costituzionale alla base dell'annullamento. Ciò non prima di alcune considerazioni.
"Le sentenze del Tar e della Corte non hanno in alcun modo messo in discussione, né potevano farlo, le eccezionali motivazioni di carattere scientifico e naturalistico che sono alla base della necessità di tutelare l'area e che quindi rimangono pienamente valide - spiega Federico Militello, delegato Lipu Siracusa - l'annullamento riguarda esclusivamente il decreto istitutivo, ma l'area rimane fra le riserve previste nel Piano regionale delle aree protette di cui all'art 3 LR14/88. L'emanazione di un nuovo decreto istitutivo non è più quindi un atto discrezionale della Regione ma un preciso obbligo di legge la cui disattenzione é individuabile come omissione di atti dovuti. Nella zona rimangono quindi vigenti i divieti di cui all'art 23 LR 14/88 previsti per tutte le aree incluse nel Piano, divieti per certi versi ancora più rigorosi, soprattutto per la pre-riserva, di quelli previsti per una riserva istituita. Ci si ritrova quindi con ampi spazi in ogni caso vincolati, ma senza poter utilizzare quelle potenzialità (pensiamo per esempio ai fondi Life europei) o comunque ricorrere alle risorse aggiuntive che un'area protetta può veicolare".
Se quindi la riserva si dovrà comunque fare, la Lipu auspica da parte di tutti i soggetti coinvolti un atteggiamento costruttivo esistendo, nei fatti, ampi spazi di mediazione per salvaguardare ogni interesse legittimo e compatibile e ritiene che un ruolo primario lo dovranno avere, anche nello spirito della sentenza della Corte, le amministrazioni locali alle quali offrono la loro disponibilità per un ruolo attivo e propositivo.
"In particolare i paventati problemi che la riserva avrebbe posto alle attività del comparto agricolo, a nostro avviso fortemente e forse strumentalmente esagerati da alcuni, possono essere ulteriormente evitati rivedendo la perimetrazione dell'attuale pre-riserva ed operando, sin dalla fase istitutiva, su una regolamentazione chiara che garantisca la piena produttività di quelle aziende agricole che dovessero parzialmente ricadervi - conclude la Lipu - Occorre anche individuare forme di gestione attive e dinamiche per fare della riserva un veicolo di immagine per il territorio sul modello di quanto avvenuto per esempio a Vendicari. Riteniamo che un coinvolgimento diretto delle amministrazioni comunali nella gestione della istituenda riserva possa essere la chiave per un rilancio della stessa e per garantire le migliori ricadute di immagine ed economiche sul territorio. La Lipu è da sempre impegnata nella tutela dell’avifauna. In questi anni in cui vigeva (e vige tuttora), nell’area dei Pantani, il divieto di caccia, abbiamo registrato un cospicuo aumento di uccelli sia in numero di specie che di esemplari di ogni singola specie, in modo particolare nei periodi di migrazione autunnale e svernamento. Il nostro augurio è che il divieto suddetto, tramite una nuova istituzione della riserva dei Pantani della Sicilia sud-orientale, rimanga tale in modo che quest’area umida continui ad essere, per gli uccelli, un luogo sicuro in cui trovare rifugio e protezione".
Fonte:
Siracusanews.it il 28-09-2015 - Categoria:
Ambiente