PACHINO - La soprannomineranno la via delle sabbie mobili. Si tratta di via Bissolati, una strada che in meno di tre giorni ha visto sprofondare due grossi mezzi in una voragine apertasi a seguito delle piogge e certamente di alcuni lavori mal eseguiti. Nei giorni scorsi a sprofondare nella voragine apertasi lungo la strada era stato un Land Rover, una vettura catalogata tra le categorie dei Suv. Nonostante la quattro ruote motrici e la stazza non certo piccola del veicolo, la vettura era rimasta come risucchiata per un lato dal terreno e non era riuscita a fuoriuscire dalla grossa buca formatasi improvvisamente e che la attanagliava per metà. Fu necessario l'intervento di un carro attrezzi del soccorso stradale per tirarla fuori. Per i proprietari una serie di danni riportati dal mezzo, la necessità di intraprendere una causa civile per il risarcimento danni contro la casa municipale ed un telefono sbattuto in faccia alla proprietaria che chiedeva spiegazioni per il suo mezzo sprofondato in un strada. Poi l'intervento degli operai e la buca ricoperta con della terra.
Problema risolto? Neanche per idea!
A distanza di nemmeno due giorni infatti la faglia nella via delle sabbie mobili si è riaperta, e nella voragine questa volta è finito un mezzo ben più grosso. Non si tratta di un mezzo qualsiasi, ma di un mezzo che ha un proprietario «particolare»: il comune di Pachino. E sì. Questa volta a sprofondare per un lato è stato un mezzo della casa municipale che era intervenuto sul posto per lo stesso motivo per cui originariamente furono eseguiti i lavori in via Bissolati, ossia dei problemi fognari. Gli operai e la gente del luogo ad un certo punto hanno visto il grosso mezzo inclinarsi su un fianco e le ruote sprofondare in un buco creatosi nella terra che, a questo punto, non è errato chiamare faglia. Amari i commenti della gente del posto che non ha esitato a ripetere il motto «chi di spada ferisce di spada perisce», sottolineando il fatto che le lamentale dei residenti verso la casa municipale non avevano sortito nessun effetto positivo nonostante l'eclatanza dell'accaduto. E ora cosa accadrà? Riusciranno gli operai del comune a riparare la buca mettendo fine ai continui cedimenti del materiale di riempimento? Intanto le strade del centro abitato di Pachino assomigliano sempre più ad un enorme gruviera, e nella Pachino-Marzamemi le grate delle caditoie rimangono transennate anch'esse per cedimenti strutturali che si sono verificati. Molte responsabilità comunque vanno addebitate alle scarse risorse economiche che impediscono anche l'acquisto di un semplice sacco di asfalto.
Salvatore Marziano
Fonte:
LaSicilia.it il 20-11-2008 - Categoria:
Cronaca