PACHINO - Da oltre quattro anni il centro diurno "Agape" di Pachino è una realtà dedita alla cura ed all'assistenza ai soggetti disabili, con il supporto di figure professionali nel campo socio-educativo, di volontari e obiettori di coscienza. Venti i soggetti che gravitano nel centro diurno, diciotto in forma stabile. Questa struttura, situata nelle immediate vicinanze della parrocchia del Sacro Cuore, lavora in convenzione con il Comune. Tania Brancato è l'assistente sociale. "Il centro diurno è una presenza ormai molto importante per questi soggetti. - afferma Tania Brancato - Cerchiamo di mantenere rapporti costanti con le famiglie che coinvolgiamo in tanti modi, per uscire dalla spirale dell'assistenzialismo vero e proprio". I ragazzi del centro sono divisi in gruppi o laboratori: quello teatrale e dello spettacolo, il gruppo di cucito e ricamo e quello di artistica, oltre al laboratorio di cucina e di giardinaggio. Anna Marchese, psicologa, è un'altra componente dello staff professionale. "Il centro diurno - afferma Anna Marchese - pur tra mille difficoltà di carattere finanziario, riesce ad allargare le sue attività a vantaggio dei soggetti beneficiari. Abbiamo di recente acquistato un pulmino per trasportare alcuni nostri ragazzi ad un corso di formazione in telelavoro che si tiene a Noto.

E poi non bisogna dimenticare i rapporti costanti che abbiamo con il centro di salute mentale dell'Asl e con un istituto altamente specializzato che si trova a Troina dove effettuiamo un check up di tipo psicologico per i nostri ragazzi". Al centro diurno la giornata comincia alle 9 del mattino e si protrae all'incirca fino alle prime ore del pomeriggio. "Questa struttura non vuole essere un centro di riabilitazione - aggiunge Anna Marchese - ma di integrazione sociale dei disabili in un contesto protetto. E per fare questo è importante anche il ruolo della parrocchia in un'ottica di adozione sociale". Le difficoltà economiche, che il centro diurno deve fronteggiare, rischiano di penalizzare gli utenti. "Puntiamo a potenziare la sinergia con le famiglie - conclude Tania Brancato - cercando di allargare la base dei collaboratori di questa struttura".

sergio taccone