Roberto Valerini è il candidato a sindaco per l’Mpa «La politica come servizio alla città e ai cittadini»
PACHINO - Dai motivi che hanno spinto a formare l'Mpa a Pachino all'organizzazione alla capacità di reperire fondi sfruttando le maglie normative, dalla passata esperienza amministrativa alle difficoltà di formare una nuova compagine politica. Risponde a tutto campo l'ex vicesindaco Roberto Valerini oggi candidato a sindaco sotto le insegne del movimento di Lombardo per ridare un'amministrazione credibile alla città. «L'Mpa a Pachino, -ha affermato Valerini- nasce da un'esigenza di poter esprimere al meglio la volontà di interpretare la politica come un servizio reso alla propria città ed ai propri concittadini. Senza per questo abiurare le origini culturali e politiche che negli ultimi anni ci hanno caratterizzato, le ultime vicissitudini amministrative hanno fatto sorgere in alcuni di noi molte perplessità su come le organizzazioni politiche, tradizionalmente accentratrici, hanno interpretato il loro ruolo a tutti i livelli.
L'Mpa, pur sembrando in apparenza organizzato allo stesso modo di un partito, persegue la volontà di sganciarsi dal centralismo dei partiti tradizionali e la voglia di spendere idee e risorse politiche e culturali per un rilancio ed una crescita del territorio». Crescita del territorio e risorse economiche, un binomio da sempre agli antipodi per la ristrettezza delle risorse da dedicare alla crescita e che a Pachino deve fare i conti con le casse comunali ridotte al lumicino. A tal proposito l'Mpa ha a suo favore la capacità di trovare risorse sfruttando le maglie normative. «Ricordo, -ha affermato Valerini- che la Sicilia ha ottenuto dal governo centrale cospicue somme, dovute e mai fino ad oggi riconosciute, previste nello statuto della regione siciliana». Ma Valerini, nella campagna elettorale che lo attende, non dimentica le difficoltà e trae spunto dalla passata amministrazione che lo ha visto tra i protagonisti delle giunte Barone. «La crisi della passata giunta è stata dovuta alla crisi dei partiti, all'individualismo assurto a regola, alla mancanza di dialogo politico, ed alla negazione della politica stessa».
Salvatore Marziano
Fonte: LaSicilia.it il 09-01-2006 - Categoria: Politica