Sono settecento le parole nuove dell’edizione 2005 dello Zingarelli. Come ogni anno, dal 1994 a questa parte, il vocabolario di italiano della Zanichelli esce in autunno con la data dell’anno successivo, in coincidenza con l’apertura delle scuole. L’edizione appena uscita (con Cd-rom costa 79,80 euro, quella senza 68,40 euro) ha 2.176 pagine che raccolgono 134.000 voci e 370.000 significati. Una delle branche in cui la lingua italiana si arricchisce continuamente è quella culinaria. Vediamo qualcuno di questi termini. La falanghina è un vino bianco, di colore giallo paglierino, profumo fruttato e sapore fresco e armonico prodotto in Campania dal vitigno omonimo; la làgana è un tipo di pasta alimentare tagliata a strisce larghe, caratteristica della cucina meridionale, usata per accompagnare minestre di legumi; il pachino è il pomodoro ciliegino particolarmente pregiato che si coltiva a Pachino, in Sicilia; il quinoa è un’erba annuale delle Chenopodiacee, spontanea nelle Ande, dove è coltivata come cereale fin dall’antichità, con semi commestibili dopo la tostatura; ed è anche la farina, ricca di calcio e di ferro, ricavata dai semi tostati dalla stessa pianta, usata per la preparazione di pane, biscotti e sfarinati; la seàda o sebàda è un dolcetto tipico sardo consistente in un involucro sottile di pasta sfoglia, farcito con pecorino sardo tritato, che viene fritto e ricoperto da un velo di miele caldo di corbezzolo; lo straccetto, oltre che essere un diminutivo di "straccio", è anche il nome di vari piatti della cucina regionale italiana: in particolare è una pietanza a base di strisce sottili di carne di manzo cotte in padella e servite con accompagnamento di rucola; la tartara è una pietanza di carne o di pesce preparata alla tartara; lo zelden è un dolce natalizio tipico del Trentino e dell’Alto Adige a base di frutta secca e canditi.
di G. Nardi - Il Cruscante
Fonte:
GiornalediBrescia.it il 31-10-2004 - Categoria:
Cultura e spettacolo