PACHINO – Sembra non abbia fine la diatriba estiva sorta in seno all'amministrazione Barone dopo gli ultimi rimpasti di giunta. Così, intanto che il movimento cittadino di Rinascita (il più votato alle ultime amministrative) si appresta a ritirare il suo assessore "in prestito", continuano gli attacchi al primo cittadino da parte del partito di Alleanza nazionale. Dopo l'intervento del presidente provinciale Pinuccio Genovesi, è la volta di Emanuele Rotta, neo commissario del partito di Fini a Pachino che replica al sindaco Sebastiano Barone. «Il sindaco Barone farebbe bene ad essere più corretto perché appare del tutto pretestuoso aprire una polemica a tutti i costi con il sottosegretario Bono ed il suo caposegreteria Bonaiuto, visto tra l'altro che Bono non ha mai interferito con le vicende amministrative della città». Il nodo della discordia è quello dei due assessorati assegnati ad An ma poi diventati uno che erano stati riconosciuti al partito della destra dopo la prima crisi amministrativa del novembre 2002. «La decisione dell'assemblea del 19 luglio che precisava la posizione di An rispetto all'intesa di massima siglata il 3 luglio - continua Rotta - era stata immediatamente notificata al sindaco dal consigliere Di Fede e da me.
In quella circostanza eravamo accompagnati da Bonaiuto la cui presenza voleva attestare l'unanimita' delle posizioni del partito. Lasci stare quindi il sottosegretario Bono - afferma con forza Emanuele Rotta - che con la sua azione ha fatto per Pachino in due anni cio' che nessun altro politico pachinese e non ha mai fatto dalla fondazione della città. Inoltre è ridicolo contestare all'on. Bono il fatto di non avere comunicato tempestivamente i risultati all'amministrazione. In ogni caso - conclude Rotta - ribadisco che in ordine alla crisi di giunta o An avra' i due assessorati come da accordo siglato in luglio o il partito si porra' inevitabilmente fuori dall'amministrazione di questa città».
Carmela Modica
Fonte:
La Gazzetta del Sud il 15-08-2003 - Categoria:
Politica
LA SOLITUDINE DEL PRIMO CITTADINO.
Barone... Barone...La folla... plaudente inneggiava al nuovo Sindaco. Ma... fu' in quel preciso istante che un uomo divenne "solo". Per elezione...
Non avendo, il Sindaco,le stesse prerogative di Gesù:quando nel mare di Galilea, ai pescatori affamati, moltiplicò il pane e i pesci.Oggi, il Sindaco di Pachino è costretto ad adottare la famosa risorsa "remache"pubblicitaria: ma che vorrebbe realizzare all'incontrario. Paghi due e prendi tre!!!!!!
Qui, nella variante pachinese, si trasforma: conti due e prendi uno!!! Lo spiega bene il senso dell'attribuzione a Rinascità per "Pachino": A due Assessori corrisponde un vice-Sindaco!!!. La prova con Alleanza Nazionale è però duplice e meno scontata. Da una parte il Sindaco deve contentare le "avance" dell'UDC: confermate dall'avanzamento alle ultime elezioni provinciali; e dall'altro si è voluto togliere di mezzo un Vice-Sindaco. Emanuele Rotta. Che a conti fatti e ad "imagine pubblica di comunicazione e di relazione" lo ha, di fatto, offuscato alla grande!!!!. Infatti, le mediocri e modeste, nel settore specifico,(della comunicazione) prestazioni del Sindaco ne hanno in qualche modo, quasi, annullato l'immagine di rappresentanza. Infatti, l'amministrazione è stata sentita e avvvertita, con un effettivo sbilanciamento verso A.N. in termini di comunicazione e guida vera della coalizione in termini di potere politico decisionale reale. Il portamento politico di Emanuele Rotta ,ammettiamolo, è troppo superiore,per esposizione e per propensione alla comunicazione a quello del Sindaco Senastiano Barone. Il Quale Rotta, incoraggiato dalla azione politica del Sottosegretario ai Beni Culturali Signor "Uccio Bono", hanno di fatto: appannato e quasi immunizzato il resto della coalizione politica di Pachino. Pertanto, è a partire da questa banale scusa che si sono convertiti gli attacchi contro Alleanza Nazionale che, ri-ammettialo senza retorica: è il partito che ha messo a fuoco e con passione l'iniziativa politica per fare qualcosa di nuovo a Pachino. Se questo è visto con dispiacere e invidia dal resto della "Maggioranza": prendiamo atto con enorme costernazione che non si capisce più quale sia "l'obiettivo politico vero" dell'attuale coalizione. Alle urne signori si gira??? Non mi pare il caso ne il momento... Dalla Vetta del Gran Sasso d'Italia. Cordiali Saluti Spiros