PACHINO - In Consiglio comunale è scontro con l'opposizione che parla di «pupi, pupari, orchestratori e congiure»
L'amministrazione fa approvare in aula piano triennale delle opere pubbliche ed equilibri di bilancio, ma è scontro con l'opposizione che parla di pupi, pupari ed orchestratori e congiure per evitare il dibattito sugli otto emendamenti presentati e giudicati, dal segretario generale dell'ente e responsabile dei servizi finanziari, inammissibili. È quanto accaduto lunedì sera in consiglio comunale. A tenere banco è stato un duro scontro tra il presidente del consiglio Andrea Rabito ed il consigliere di opposizione Roberto Bruno a cui hanno dato manforte i consiglieri Midolo, Lupo e Nastasi. Ad aprire le danze della polemica e dello scontro in aula è stato il battibecco tra Bruno ed il presidente del consiglio che aveva predisposto un ordine del giorno che non prevedeva le interrogazioni e le interpellanze. «Il presidente intende far tacere il consiglio comunale su problemi e fatti della città, -ha tuonato il consigliere Bruno- evitando il dibattito politico su interessi collettivi e distorcendo le regole del funzionamento della democrazia, umiliando così il ruolo dell'opposizione e del consiglio, chiamato solo ad esprimersi con un si o con un no». A replicargli è stato il presidente del civico consesso Rabito. «La normativa non obbliga l'inserimento delle interrogazioni e delle interpellanze tra i primi punti all'odg, per cui non c'è nessun bavaglio». Poi è stato lo stesso Rabito a proporre al civico consesso di far inserire il punto relativo alle interrogazioni ed interpellanze in coda agli argomenti da trattare.
Lo scontro si è ripetuto per il piano triennale delle opere pubbliche e il bilancio. Qui i problemi sono stati legati agli emendamenti, ben otto, presentati dal fronte dell'opposizione e che non sono stati neppure ammessi alla discussione per motivi di carattere tecnico legato alle previsioni di bilancio. E lo scontro è divenuto ancor più forte quando il consigliere Midolo ha evidenziato come il metodo di valutazione degli emendamenti sia stato diametralmente opposto nel tempo, dato che, in passato, alcuni emendamenti della maggioranza sono stati ammessi con semplice visto mentre ieri sono state opposte motivazioni di mancato rispetto di tempi di valutazione e di pubblicazione. Al termine il consigliere Salvatore Blundo ha evidenziato come per la prima volta dopo vent'anni, il Comune abbia approvato il bilancio nei termini di legge, cosa che in passato non accadeva mai, mentre Bruno ha puntato il dito sulle spese di rappresentanza e di esperti e sul bilancio enormemente e specularmente lievitato.
Salvatore Marziano
Fonte:
LaSicilia.it il 29-12-2010 - Categoria:
Politica