«L'istituzione di una riserva naturale orientata a salvaguardia dei pantani della Sicilia sud orientale è diventata un'esigenza indifferibile». Lo ha dichiarato il presidente del Circolo Legambiente di Noto Sebastiano Tiberio a nome dell'associazione che da parecchio tempo accarezza questo obiettivo. Dopo l'istituzione della Riserva di Vendicari che è stata salutata a ragione dagli ambientalisti come una grande vittoria, secondo Legambiente bisognerebbe fare un altro passo avanti in difesa della natura. I tempi d'altra parte sembrano maturi anche grazie alla sensibilizzazione sempre crescente della comunità ad opera degli ambientalisti verso queste tematiche.
Basti pensare ad esempio alle battaglie cittadine condotte contro le trivellazioni nel Val di Noto o anche alla difesa del parco degli Iblei, divenuti punti irrinunciabili nei programmi di molti candidati sindaco. Intanto domenica mattina si è tenuta una manifestazione lungo le sponde del pantano Longarini. Qui parecchie centinaia di persone, sotto le bandiere colorate di Legambiente, Wwf, Lipu, Cai, si sono date appuntamento per sostenere la causa della istituzione dell'area protetta dei pantani di questo estremo lembo di Sicilia.

«Si tratta di un intervento importante se si vogliono sottrarre i pantani al degrado, all'aggressione della caccia indiscriminata e al proliferare delle discariche abusive» - rileva il presidente di Legambiente che aggiunge: «Nel corso dell'escursione è stato possibile osservare molti fenicotteri, aironi bianchi, folaghe, falchi di palude ed altre specie di uccelli che vivono nelle zone umide anche in questo periodo dell'anno». Un'altra buona ragione questa per difendere il pantano Longarini che potrebbe richiamare come già accade per la riserva di Vendicari un turismo di qualità. Presenti alla manifestazione il responsabile per le aree protette di Legambiente Angelo Dimarca, i sindaci di Noto e Ispica che si sono già espressi favorevolmente alla istituzione della Rno e diverse emittenti televisive. Soddisfatto Tiberio: «Il circolo di Noto ha risposto all'appuntamento con una numerosa rappresentanza. D'altra parte la tutela di quest'area rappresenta l'unica maniera possibile per garantire la sopravvivenza futura di un ecosistema che non può essere confinato soltanto a Vendicari» - e conclude: «Ci auguriamo che comunque vadano le cose, prevalga col tempo una gestione meno autarchica delle aree protette e s'instauri un dialogo con le associazioni presenti sul territorio».

Cetty Amenta