PACHINO - Una delegazione di residenti nella case popolari di via Mascagni ha incontrato ieri al municipio il sindaco Barone. All'incontro erano presenti anche l'assessore ai servizi sociali, Rosario Sultana, ed il segretario dei comunisti italiani, Gioacchino La Corte. Molto dettagliate le richieste avanzate dalla delegazione in merito al degrado in cui versano le case popolari. C'erano già state le lamentele di un gruppo di residenti per le condizioni ai limiti della sostenibilità in cui si trovano a dover convivere giorno dopo giorno. I punti sottolineati nella richiesta al sindaco riguardano la pulizia straordinaria della zona delle case popolari, la necessità di una disinfestazione e derattizzazione straordinaria, la pulizia del canale di continuazione della fogna, da dove arrivano odori nauseabondi.
«E' questa forse la prima urgenza da affrontare», afferma una componente della delegazione composta di sole donne.
Si è chiesto all'amministrazione comunale un piano d'azione immediato. Nel frattempo il sindaco dovrà sollecitare un intervento a breve termine dell'istituto autonomo case popolari, per i punti di competenza dell'Iacp. «Urgono interventi per la ripavimentazione delle strade - ha sottolineato Gioacchino La Corte - e per l'illuminazione pubblica, per la sistemazione degli alloggi aperti ed abbandonati al fine di assegnarli a cittadini bisognosi e per evitare che gli stessi continuino ad essere il luogo prescelto dai tossicodipendenti per andarsi a bucare». Per alcuni alloggi abitati è stata messa in evidenza la necessità di interventi di manutenzione.
«Per quanto di nostra competenza - ha detto il sindaco - interverremo immediatamente poichè conosciamo le esigenze di questa zona. Inoltre manderemo una relazione dettagliata all'Iacp secondo quanto è stato chiesto dalla delegazione di cittadini». Per le emergenze c'è soltanto l'imbarazzo della scelta: topi ovunque, anche di notevoli dimensioni, case dove l'acqua entra all'interno, muri ai limiti della praticabilità ed igiene precaria in molti punti interni al complesso di case popolari. Insomma non è più rinviabile un progetto di sistemazione globale della zona, che serva da rilancio di un quartiere che vuole togliersi di dosso l'etichetta di «zona degradata per eccellenza del centro abitato pachinese». Ed in questo senso si è innestato l'intervento dell'assessore comunale ai servizi sociali che ha fatto riferimento alle linee scelte dall'amministrazione comunale per le case popolari di via Mascagni.
«Sono contrario ad interventi estemporanei oppure occasionali - ha dichiarato Rosario Sultana - poichè non è con una festicciola o con qualche iniziativa simile che si viene incontro seriamente alle esigenze dei residenti nelle case popolari. Ecco perchè cercheremo di fare andare in porto interventi duraturi sulla base della fiducia reciproca tra l'amministrazione comunale ed i residenti». L'assessore ha posto l'accento inoltre sulla necessità di tempi non brevi per programmare e far partire questi interventi. «Non si può partire con questi programmi dall'oggi al domani purtroppo - ha aggiunto Sultana - e questo i residenti lo sanno molto bene». L'incontro con il sindaco, che ha seguito di un giorno quello che La Corte aveva avuto in via Mascagni con i residenti, ha evitato l'inasprirsi della protesta come ribadito proprio da La Corte.
«Alcuni, al culmine dell'esasperazione - ha detto l'ex deputato regionale - avevano pensato di venire a manifestare al palazzo municipale. I problemi non hanno colore politico e la disponibilità del sindaco e dell'assessore ai servizi sociali è il miglior viatico che si poteva chiedere a questo incontro. Ora è chiaro che si dovranno approntare questi interventi e, come ha detto il sindaco, nel più breve tempo possibile». Alla fine della riunione volti sorridenti tra i componenti la delegazione che restano comunque in una posizione che definiscono di «vigile attesa».
Fonte: LaSicilia.it il 05-12-2002 - Categoria: Cronaca