PACHINO - "La crisi del settore agricolo è determinata in larga parte da uno scarso senso della qualità insito nella maggior parte dei produttori che hanno avuto un approccio sbagliato con il marchio Igp, considerandolo erroneamente come la panacea di tutti i mali". Carmelo Pisana può essere definito, senza rischio di smentita, come uno dei produttori "avanguardisti" del comprensorio agricolo di Pachino e Portopalo di Capo Passero. Si dice non preoccupato dalla crisi del settore. "Personalmente non ho avvertito il problema del basso prezzo del prodotto che andiamo a commercializzare - afferma Pisana - poiché ho piazzato del pomodoro, ad esempio il tipo datterino, a quasi 4 euro al chilo a Milano, il ciliegino a 3,50 euro al kg mentre altrove molti miei colleghi spuntavano un prezzo di appena pochi centesimi. E sapete il segreto: la qualità, quella vera che non ti arriva dal marchio apposto nelle cassette ma dal prodotto che immetti nei mercati. Per quanto mi riguarda questa politica produttiva mi sta dando buoni risultati, e non da ora. E non perdo certo tempo a sentire i soloni del settore, che si ritengono dei competenti ma che in realtà sono dei semplici funzionari stipendiati".
In un convegno svoltosi a Pachino, il professor Antonino Bacarella, docente di economia agroalimentare all'Università di Palermo, ha rimarcato che solo pochissimi imprenditori del settore agricolo operano secondo le leggi del marketing, che la commercializzazione è l'anello debole e che le aziende locali non sfruttano le potenzialità vere e proprie offerte dal marchio Igp. Il diessino Roberto Bruno, coordinatore dei lavori del convegno ha parlato, riguardo alle problematiche del settore agricolo, di maldestri tentativi di "Masaniello locali", deleteri certo ma (va aggiunto) patetici sono stati anche i numerosi "carneadi" nel territorio che mai si sono visti in questi anni e che sono giunti a frotte in campagna elettorale parlando a tutto spiano di ricette e programmi per l'agricoltura. Pisana fa riferimento anche alle realtà associate presenti nel comprensorio. "Senza gli aiuti delle istituzioni molte realtà del nostro territorio sarebbero già a gambe all'aria. C'è chi si riempie la bocca di tante parole ma all'atto pratico i risultati sono quelli che sono. Per quanto mi riguarda preferisco agire senza intermediari e i risultati mi danno ragione".
SERGIO TACCONE
Fonte: LaSicilia.it il 30-04-2006 - Categoria: Cronaca