PORTOPALO - Per la pesca in crisi arriva l'appello dei sindaci del comuni marinari siciliani tra cui Michele Taccone. «Assistiamo con sgomento e preoccupazione al declino della pesca nel nostro Paese - ha affermato - la riforma della politica comune della pesca che si sta discutendo in questi giorni diventa quindi un'occasione irrinunciabile per invertire questa drammatica tendenza al declino, allineando ad esempio i prelievi annuali alla capacità degli stock di riprodursi e di raggiungere il livello più produttivo». Nel corso degli ultimi anni i costi crescenti delle attività di pesca, il calo delle catture e degli sbarchi hanno eroso la redditività del settore provocando la riduzione di circa un quarto della flotta nazionale e causando la perdita di migliaia di posti di lavoro. «La crisi della pesca italiana - si legge nell'appello - riflette una situazione diffusa a livello europeo.
Dal ‘93 le catture nei Paesi dell'Unione Europea sono diminuite del 25%, una riduzione che oltretutto non è stata accompagnata da un aumento dei prezzi alla produzione. Lo sfruttamento degli stock a queste condizioni consentirebbe di aumentarne le dimensioni del 70% consentendo margini di profitto triplicati rispetto a quelli attuali. I porti delle nostre città vivono della pesca, sono luogo di elezione per le buone tradizioni delle marinerie locali, sono fattore identitario della nostra comunità e, nonostante le difficoltà, continuano ad alimentare un tessuto umano e imprenditoriale costituito da piccole aziende artigianali, cooperative e singoli in grado di assicurare buona economia e coesione sociale. Per questo la tutela della pesca e delle risorse ittiche diventa anche per noi un obiettivo improrogabile». I sindaci invitano i parlamentari europei ad appoggiare misure di sostenibilità sociale e ambientale che siano in grado di assicurare un futuro alla pesca e condizionino gli aiuti alle demolizioni dei pescherecci e la conseguente perdita di occupazione alla creazione di un numero equivalente di posti di lavoro nelle marinerie di appartenenza.
Sa. Mar.
Fonte:
LaSicilia.it il 16-12-2012 - Categoria:
Politica