PACHINO - La questione sanitaria ed il ridimensionamento subito da Pachino che si è visto declassare il laboratorio analisi di contrada Cozzi a semplice centro di prelievo, è stato l'oggetto del dibattito tenutosi lunedì sera nell'aula consiliare di via Rubera. Un dibattito, che ha lasciato non poche perplessità nei presenti, decisi ad opporsi al decreto Russo ritenuto l'ennesimo scippo al comprensorio di Pachino, Portopalo e Marzamemi. Ad introdurre i lavori è stato il presidente e portavoce delle realtà associative di Pachino Nino Gullotta che ha fatto il punto anche sulla petizione popolare posta in essere su iniziativa del coordinamento delle varie realtà sensibili alla problematica. A prendere la parola è stato poi il sindaco di Pachino Bonaiuto che ha ricordato come a livello istituzionale la casa municipale abbia fatto tutti i passi necessari per mostrare il proprio dissenso alla decisione adottata, mandando una nota di protesta a firma della giunta municipale. Analogo dissenso è stato manifestato anche dal consiglio comunale.
Poi ha preso la parola il presidente della provincia Nicola Bono che ha illustrato ai presenti la decisione presa dalla giunta provinciale di proporre ricorso avverso la decisione dell'assessorato regionale alla sanità, dato che la manovra sanitaria adottata è stata presa senza alcuna consultazione delle realtà locali. Una via, quella giudiziaria, ritenuta dal presidente Bono necessaria per opporre un serio diniego alla riduzione dei servizi sanitari soprattutto per i centri lontani dai presi ospedalieri, quali appunto Pachino, Portopalo e Palazzolo. Di diverso avviso invece il deputato De Benedictis che ritiene obiettivo primario quello di dare un ottimo servizio alla cittadinanza, indipendentemente da dove materialmente le analisi vengano svolte. Ciò consentirebbe la costituzione di poli di eccellenza ed una rete di prelievo e distribuzione più vicina al cittadino.
Salvatore Marziano
Fonte: LaSicilia.it il 23-09-2009 - Categoria: Cronaca