La zona sud non può sentirsi estranea alla questione sanitaria, né vuole esserlo. Forte e chiaro è stato ribadito ieri mattina dai sindaci e dai rappresentanti di Pachino, Rosolini e Portopalo la posizione di questi Comuni che non intendono subire passivamente delle decisioni discusse in sede regionale sulla riorganizzazione delle strutture ospedaliere di Noto ed Avola che costituiscono patrimonio comune dell'intero territorio. L'assessore provinciale Tino Di Rosolini, i sindaci di Pachino, Paolo Bonaiuto, e Portopalo, Michele Taccone, oltre che l'assessore alla Sanità del Comune di Rosolini Giovanni Frasca in rappresentanza del sindaco Nino Savarino hanno respinto all'unanimità con forza la bozza presentata il 22 dicembre dalla Regione. L'opposizione alla proposta di declassare l'ospedale di Noto a semplice Presidio Territoriale di Assistenza nasce, come ha spiegato l'assessore Di Rosolini «dalla necessità di evitare che gli investimenti fatti in questi anni, circa 10 milioni di euro, vadano sprecati. La nostra zona ha pagato già un prezzo altissimo quando, dal 2002, ha iniziato la razionalizzazione delle due strutture ospedaliere, sopprimendo i reparti doppi. Ma oggi non possiamo accettare delle decisioni che, tra l'altro, sovvertono completamente le indicazioni date a luglio dallo stesso assessore e che indicavano Noto come struttura ospedaliera ed Avola sede del Pta».
La proposta sostenuta dall'assemblea dei sindaci, che punta alla rimodulazione delle due strutture senza penalizzarne nessuna, «intende ottenere una distribuzione equa- ha sottolineato il sindaco di Pachino Bonaiuto- affinchè a beneficiarne non sia il singolo comune ma l'intero territorio». «Sulla sanità- ha aggiunto il primo cittadino di Portopalo, Michele Taccone- non possono essere fatti discorsi di colore politico. La bozza che abbiamo presentato alla Regione e che sarà discussa in questi giorni aderisce perfettamente nel piano di rientro stilato dalla Regione». La proposta infatti consiste nell'assegnare 96 posti letto alla struttura di Noto e 114 a quella di Avola, evitando i reparti doppioni e soprattutto puntando sulla qualità dell'offerta sanitaria, come ha sottolineato l'assessore alla Sanità del comune di Rosolini Giovanni Frasca, che ha sottolineato l'importanza di garantire un servizio efficiente per fermare «la massiccia migrazione dell'utenza verso le strutture del ragusano e del catanese, che costituiscono comunque un costo per l'azienda sanitaria provinciale di appartenenza».
Santina Giannone
Fonte:
LaSicilia.it il 12-01-2010 - Categoria:
Politica