Sanità, una «road map» per Lagalla

Sanità, una «road map» per Lagalla PORTOPALO - Chiedere subito un incontro con l'assessore regionale Lagalla in merito alla questione sanitaria nella zona sud della provincia aretusea. Questo l'esito del vertice, convocato dal presidente della Conferenza dei sindaci del comprensorio, Fernando Cammisuli, svoltosi nell'aula consiliare del municipio portopalese sabato scorso. Ad aprire i lavori è stato proprio il primo cittadino di Portopalo che ha sottolineato la necessità di portare la tematica direttamente all'assessorato regionale. «Si continua a parlare di emergenza zero e non di emergenza uno - ha affermato Cammisuli - ma è certo che qualsiasi misura di razionalizzazione non può penalizzare ulteriormente un comprensorio già ridotto ai minimi termini». Grandi assenti i cittadini-utenti: vuoi per gli ultimi scampoli estivi, in parte per cronica disattenzione su temi pur estremamente importanti (e la tutela della salute viene, ovviamente, prima di tutto, ndr). Sta di fatto che l'aula consiliare di via Tasca vedeva una platea attenta di soli addetti ai lavori. La rappresentanza politica, a parte i sindaci e gli assessori comunali dei comuni interessati (Avola, Noto, Rosolini, Pachino e Portopalo) è ridotta al minimo: all'invito della Conferenza dei sindaci hanno risposto soltanto il parlamentare nazionale Bono (An), i deputati regionali Pippo Zappulla (Ds), Giancarlo Confalone (Fi) e il consigliere provinciale Giuseppina Ignaccolo (Mpa). Il clima è di concordia.

«La cosa da non fare - ha esordito il senatore Bono - è puntare allo scontro tra destra e sinistra circa le responsabilità e le colpe di questa situazione. Bisogna presentare una piattaforma rivendicativa all'assessore regionale, con il coinvolgimento dei cittadini». Bono ha anche lanciato più di una punzecchiatura sulla questione inerente l'area oncologica. «Qualcuno, a Siracusa - ha aggiunto l'esponente di Alleanza nazionale - ha fatto il furbo a spese di Avola».
La posizione di Bono (agire in piena coesione senza inutili manicheismi) è stata condivisa da Zappulla: «Mettiamo da parte, almeno in questa fase, - ha sottolineato l'esponente diessino - le cose che ci dividono e cerchiamo, insieme ai sindaci, alle forze sindacali e ai cittadini di questo vasto comprensorio, di portare al più presto la questione a Palermo, possibilmente andando lì insieme a qualche migliaio di residenti della zona sud». Non sono mancate richieste di chiarimenti sui presìdi di Noto e Avola. Adesso si passa alla fase operativa dalla quale dovrà scaturire la "road map" da presentare all'assessore Lagalla.

SERGIO TACCONE
Fonte: LaSicilia.it il 04-09-2007 - Categoria: Cronaca

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