PORTOPALO - Nuovo maxisbarco di immigrati al porto. A bordo dell'ennesimo barcone della speranza sono approdati ieri mattina 223 extracomunitari: 155 uomini, 46 donne e 22 bambini. Si trovavano su una imbarcazione di 26 metri, intercettata a 15 miglia a sud-est di Portopalo. La segnalazione è giunta alla sala operativa del Comando generale della Capitaneria di Porto di Roma. In precedenza anche le autorità maltesi avevano evidenziato la presenza dell'imbarcazione a 52 miglia da Portopalo. I clandestini sono di nazionalità eritrea (in larga parte) e somala. Alcuni hanno presentato condizioni di salute precarie ma non preoccupanti. Uno, con delle bruciature sul corpo, faticava a reggersi in piedi. Sarebbe stato accertato anche un caso di tubercolosi: il migrante sarebbe stato immediatamente isolato e condotto in ospedale per gli accertamenti specialistici. La presenza di mare “forza 4” ha costretto gli uomini della Guardia Costiera ad evitare il trasbordo dei clandestini sulle unità militari impegnate le quali hanno raggiunto il barcone che nel frattempo si trovava a 5 miglia dalla costa siciliana. Tre le motovedette impegnate: Cp2203 (di stanza a Portopalo), Cp832 (Siracusa) e Cp888 (Pozzallo). La carretta, con scritte in arabo sulle fiancate e colma all'inverosimile, è stata scortata fin dentro l'area portuale portopalese dove, nel frattempo, è stato allestito il dispositivo di primo soccorso ed accoglienza, garantito da alcuni gruppi di volontariato di Portopalo, Pachino e Rosolini: Protezione Civile, Misericordia, Caritas e Anopas.
Sul posto sono giunti anche operatori dell'Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr) e dell'Organizzazione internazionale per le migrazioni (Iom). Non facili, dato l'elevato numero di immigrati, le operazioni di primo soccorso. Le non favorevoli condizioni atmosferiche (ieri, oltre al forte vento, è caduta anche la pioggia a Portopalo) hanno complicato le cose anche se l'impegno delle forze dell'ordine e dei volontari è stato, come di consueto, encomiabile. Personale della Croce Rossa Italiana ha piazzato delle tende dove convogliare i migranti. Resta un dato di fatto: l'inadeguatezza assoluta della banchina del porto ad ospitare situazioni simili. La speranza è di avere tra non molto in loco il centro per l'accoglienza immediata dei migranti, strutture più volte sollecitata dal sindaco portopalese Cammisuli. In totale sono 16 le persone condotte in ospedale per accertamenti. Con il Centro di prima accoglienza di Cassibile saturo e la non idoneità del tensostatico di Pachino, gli immigrati sono stati condotti a Rosolini. Il trasferimento è stato effettuato attraverso mezzi della polizia di stato e il pullman del locale gruppo di Protezione civile.
SERGIO TACCONE
Fonte:
LaSicilia.it il 31-10-2007 - Categoria:
Cronaca