PORTOPALO - Ancora sbarchi di immigrati e anche stavolta con la tecnica dell'arrivo in incognito. In tutto ne sono stati recuperati 14: la maggior parte alle prime ore della mattinata, altri due intorno alle 13. Ad intervenire in entrambi i casi sono stati i militari dell'Ufficio locale marittimo di Portopalo, coordinati dal responsabile, il maresciallo Salvatore Cascione. Lo stesso maresciallo era stato allertato ieri mattina dal commissariato di pubblica sicurezza di Pachino circa la presenza di clandestini in territorio di Noto. I primi dodici trovati nel territorio portopalese erano tutti in buone condizioni. Soltanto uno presentava un rigonfiamento con bendaggio ad un occhio ed è stato condotto all'ospedale «Trigona» di Noto per essere sottoposto ad accertamenti. Il resto del gruppo, composto da sedicenti egiziani e palestinesi, dopo le procedure di rito, alla presenza delle forze dell'ordine e dei vigili urbani di Portopalo, è stato condotto con un mezzo della locale protezione civile al Centro di prima accoglienza di Cassibile. Il ritrovamento di altri due clandestini si è verificato invece nei pressi di contrada Pizzuta, dove, abbandonato in mezzo agli scogli, è stato rinvenuto anche il gommone che si presentava privo di motore.
I due, la cui presenza era stata segnalata da un altro sottufficiale della Guardia Costiera nelle immediata vicinanze della zona denominata "Villaggio dei Santi Pietro e Paolo", sentiti all'Ufficio locale marittimo di via Carlo Alberto, hanno dichiarato di essere partiti dalla Libia con un peschereccio di circa 20 metri di colore verde, con la rete issata a poppa. Ad un certo punto è stato effettuato il trasbordo sul gommone per affrontare l'ultimo tratto della traversata fino a ridosso della costa.
"Con questo sistema dei pescherecci che trasportano nel primo tratto i clandestini per poi passarli su gommoni - afferma Vito De Mario, sottufficiale in servizio all'Ufficio locale marittimo di Portopalo - i trafficanti riescono ad effettuare i viaggi anche in condizioni meteo-marine svantaggiose ed eludendo spesso i controlli".
Si presume, stando a quanto sarebbe stato dichiarato dagli altri extracomunitari trovati precedentemente, che all'appello manchi solo una persona. Per tutta la giornata sono stati effettuati dei controlli sul territorio per appurare l'eventuale presenza di altri clandestini.
SERGIO TACCONE
Fonte:
LaSicilia.it il 21-10-2007 - Categoria:
Cronaca