PORTOPALO - Sono sbarcati la notte scorsa, intorno alle 3:30 al largo di Portopalo ventiquattro clandestini, di questi, due sono minorenni. Il lavoro di carabinieri e polizia, però, non si è fermato, tanto che poco dopo lo sbarco sono stati arrestati i due presunti scafisti. I nomi dei due uomini sono: Amr Nabil Abdelkadr, nato il primo gennaio del 1979 a Gaza, in Palestina, e Alì Zien Abdelkhlk, nato il 6 marzo del 1980, anch'egli di Gaza. I due sono stati già condotti al carcere di Cavadonna mentre ventidue dei clandestini sono stati trasferiti in una comunità alloggio di Cassibile. I due minorenni sono stati invece affidati ad una comunità per minori. Comincia così, con questo esiguo numero di immigrati, il nuovo periodo degli sbarchi. Effettivamente già in altre località gli sbarchi di disperati sono stati abbastanza frequenti ma, per quanto riguarda la nostra città, non si registravano approdi clandestini dalla scorsa estate. Sul luogo dove sono sbarcati i clandestini vi erano, come sempre accade, gli uomini della polizia, dei carabinieri e della guardia di finanza. A supporto dei militari sono sopraggiunte alcune associazioni di volontariato che intervengono solitamente quando si verificano degli sbarchi. Insieme a queste, vi erano alcuni esponenti della protezione civile del comune pachinese. I primi a trasportare i clandestini a riva sono stati gli uomini della Guardia Costiera di Portopalo che, insieme alla motovedetta di Pozzallo sono stati allertati dell'imminente sbarco e, avvicinata la piccola imbarcazione che trasportava i clandestini, sono riusciti a portarli a riva. «I clandestini - spiega il comandante Minutoli della tenenza dei carabinieri di Noto - sono tutti uomini di nazionalità africana, fortunatamente al momento dello sbarco le condizioni di salute non erano delle peggiori. Dopo aver effettuato i primi controlli a Portopalo sono stati tutti trasportati al tensostatico di Pachino in attesa di avere altre disposizioni».
A soccorrere tempestivamente i clandestini sbarcati è stata la protezione civile di Portopalo che, allertata, si è subito recata sul posto con acqua e generi di prima necessità. «Siamo stati avvisati dello sbarco - spiega Isabella Giardina, responsabile della protezione civile di Portopolo - e così siamo accorsi per portare il nostro sostegno. Immediatamente abbiamo distribuito dell'acqua e dei generi di prima necessità. Gli extracomunitari erano, come sempre accade, bagnati e stremati tanto che camminavano ancora come se fossero sulla barca che li ha condotti sulle nostre coste. Considerando che non erano in molti, noi della protezione civile li abbiamo accompagnati al tensostatico di Pachino dove hanno proceduto ai controlli di rito». Valido aiuto della forze dell'ordine sono stati anche i volontari di protezione civile dell'Anopas che si sono immediatamente mobilitati per la sistemazione dei clandestini al tensostatico e poi, per preparare loro qualcosa da mangiare. «Ci siamo precipitati - spiega Giambattista Lombarlo, presidente dell'associazione Anopas - appena abbiamo saputo della sbarco. Alcuni dei membri dell'associazione si sono premurati di portare un po' di vestiario per i clandestini e poi, per la preparazione del pranzo». Intanto le buone condizioni del mare fanno presagire altri sbarchi.
Silvestra Sorbera
Fonte:
LaSicilia.it il 24-05-2006 - Categoria:
Cronaca