Sbarchi, sana e salva una neonata

PORTOPALO - Terzo giorno consecutivo di sbarchi a Portopalo e questa volta c'erano anche donne e bambini. Ventotto immigrati, quasi tutti provenienti dall'Eritrea, sono approdati nelle prime ore della notte al porto, a bordo della motovedetta della Capitaneria di Porto “Cp266”. Li hanno intercettati a largo di Capo Passero. Il solito tragitto, la consueta messa in atto del dispositivo di primo soccorso e assistenza. Quindi l'arrivo a terra, le visite mediche per verificare le condizioni di salute e poi il trasferimento alla scuola elementare “La Ciura” di via Carlo Alberto, dove si trova già un'ottantina circa di extracomunitari, giunta negli ultimi giorni. L'intervento, come spesso avviene in queste circostanze, è stato coordinato dal personale della Guardia Costiera. A terra si trovavano le forze dell'ordine (polizia, carabinieri e fiamme gialle), vigili urbani e i volontari che forniscono il supporto all'interno della scuola elementare. Per una larga parte della nottata un elicottero ha perlustrato il tratto di mare antistante l'Isola delle Correnti. Intanto, gli agenti del commissariato di Pachino hanno arrestato due presunti scafisti dello sbarco di giovedì mattina. A rafforzare la rete di volontariato sono giunti l'Avcn di Noto, l'Avcs di Siracusa e il gruppo comunale di Canicattini Bagni, che vanno ad aggiungersi alla protezione civile portopalese, Misericordia, Croce Rossa e Anopas. Anche l'ufficio di protezione civile di Pachino ieri si è attivato su richiesta del comune portopalese.

In loco si trova anche Giuseppe Latina, dirigente del dipartimento regionale di protezione civile. Latina è il referente provinciale del volontariato per quanto riguarda il territorio siracusano. “Ero in vacanza a Portopalo – afferma Latina – ma sono qui mobilitato da tre giorni insieme a tutti i volontari che stanno espletando in modo encomiabile il loro servizio”. Tra gli ultimi arrivati, nella notte tra giovedì e ieri, c'è anche Betlem, una splendida bambina di sei mesi. La madre, di nazionalità eritrea, la tiene in braccio. Il peggio è passato, adesso che si trovano sulla terraferma. La piccola è stata coccolata per tutta la giornata di ieri, soprattutto dalla consistente parte femminile presente tra i volontari. I bambini (alcuni dei quali portano i nomi di località religiose della martoriata Terra Santa, Nazareth, Jerusalem) hanno reso più vivace il clima all'interno della scuola elementare. L'allerta per eventuali nuovi sbarchi rimane costante. I turni di servizio, stilati dai responsabili dei gruppi di volontariato, procedono a ritmo continuo e la macchina dei soccorsi non sembra dare segni di inceppamento. Intanto la piccola Betlem dorme tranquilla tra le braccia della madre.

SERGIO TACCONE
Fonte: LaSicilia.it il 29-07-2006 - Categoria: Cronaca

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