PORTOPALO - (sedi) Sono stati fermati gli scafisti dell'imbarcazione con a bordo 250 clandestini, intercettata dalle motovedette della Capitaneria di porto a 21 miglia da Portopalo. Sono 3 uomini di etnia palestinese, trovati in possesso di documenti, orologi e soprattutto di 800 dollari. Potrebbero essere solo una parte del denaro versato dagli immigrati per affrontare il viaggio della speranza. Nel barcone, "Primavera 425 Tripoli" di 15 metri, erano stipati 167 uomini, 68 donne e 15 bambini: eritrei, somali ed etiopi il cui sogno di libertà si è infranto alle 11 al largo della costa siciliana. I militari sono propensi a ritenere che il gruppo, partito dai paesi del Corno d'Africa, abbia raggiunto la Libia dove ad attenderli ci sarebbero stati gli organizzatori della traversata. Scene pietose e commoventi al momento dello sbarco al porto avvenuto poco delle 13,40: i disperati erano ammassati, stanchi e disidratati da rendere necessario il ricovero negli ospedali della zona. Trenta di loro sono stati colti da malori, causati dalle alte temperature e dal viaggio massacrante.
In molti non si reggevano in piedi, erano sfiniti e per alcuni è stato necessario anche il massaggio cardiaco e l'intervento dell'elisoccorso a bordo del quale c'era una equipe medica. I presunti scafisti sono stati immediatamente intercettati dalle forze dell'ordine: ad insospettirli sono stati i loro tratti somatici, diversi dagli altri clandestini, ed i vestiti. Gli investigatori hanno interrogato qualche minuto dopo lo sbarco quelli che stavano meglio e grazie alle loro testimonianze è stato possibile ricostruire in parte la loro drammatica odissea. Alcuni hanno raccontato di avere viaggiato per tre giorni, ma dai primi accertamenti le forze dell'ordine escludono che abbiano lasciato le coste africane direttamente con l'imbarcazione con la quale hanno raggiunto il Canale di Sicilia. Tutte le associazioni di volontariato che operano sul territorio, Protezione Civile, Misericordia e Croce Rossa, si sono raccolte per prestare soccorso e dare assistenza umanitaria agli immigrati. Le donne ed i bambini sono stati subito sistemati nella struttura che ospita il mercato ittico di Portopalo, in cui esiste un impianto di climatizzazione che li ha "confortati" dopo una navigazione in condizioni climatiche impossibili.In un secondo momento tutti i clandestini sono stati trasferiti nella struttura tensostatica di Pachino, dove sono state svolte le operazioni di identificazione. Hanno dormito nel pallone tensostatico grazie alle brande ed ai viveri forniti dall'amministrazione comunale ma solo oggi si avranno notizie circa la loro destinazione.
Sebastiano Diamante
Fonte:
GDS.it il 01-07-2005 - Categoria:
Cronaca