Scatta il «grande fratello fiscale»

Scatta il «grande fratello fiscale» PACHINO - Priorità massima al recupero crediti e all'esazione di quanto dovuto dai cittadini ed in particolare da coloro che sono morosi. Sembra essere questo l'imperativo categorico deciso dall'amministrazione comunale per fare fronte alla carenza di liquidità che di fatto ha letteralmente paralizzato ogni attività amministrativa limitando al massimo l'iniziativa dei vari assessorati. Dipendenti comunali senza stipendio, parcelle di professionisti impagate, ditte che hanno svolto lavori per conto del comune ma che non hanno mai ricevuto le spettanze, ed ieri lo stato di agitazione e l'annuncio dello sciopero per i dipendenti della Dusty. È questo lo scenario a tinte fosche dello stato economico del comune, con il collegio dei revisori dei conti che ormai da anni certifica nelle relazioni l'incapacità del comune di riscuotere le somme dovute e di frenare la spesa. I pachinesi insomma, da quanto risulta dagli atti, sono un popolo di morosi, e gli amministratori che si sono alternati nell'ultimo quinquennio, un popolo di spendaccioni. Per porre rimedio a tutto ciò l'amministrazione comunale ha deliberato di affidare alla Serit Sicilia S.p.a. la realizzazione di un catasto tributario comunale finalizzato a contrastare l'evasione e l'elusione tributaria.

Ciò sarà realizzato mediante un piano di controllo elettronico computerizzato di cui l'ufficio delle entrate sarà dotato. Tale sistema dovrebbe essere in grado di monitorare utenze, stato di pagamenti, importi dovuti. Una sorta di sistema incrociato che metterebbe a confronto i dati anagrafici con quelli catastali e lo status tributario di ciascun singolo. Si partirà dunque da una sorta di anagrafe immobiliare per ricostruire non solo gli aspetti urbanistici ma anche quelli fiscali di ogni abitazione verificando i versamenti degli oneri dovuti alla casa municipale. In questo modo si potrebbe subito avere chiaro per ciascun utente dove abita, di quali servizi beneficia, lo stato dei pagamenti effettuati e persino se gli importi dovuti ad esempio per la Tarsu corrispondono all'effettiva estensione dell'immobile che abita. Un piano questo, che mette i cittadini pachinesi di fronte ad una sorta di «grande fratello fiscale» e che sarà realizzato dalla Serit con l'obiettivo di recuperare oltre 2 milioni e 500 mila euro di imposte non riscosse. Al momento infatti vi sono una massa di crediti vantati dal comune di cui da tempo anche gli organi di controllo economico chiedono il recupero. In alcuni settori però avanza l'ombra della prescrizione o comunque della dubbia esigibilità data l'inoperosità da parte di amministrazioni che avrebbero dovuto per tempo esigere i crediti e non lo hanno fatto.

Salvatore Marziano
Fonte: LaSicilia.it il 28-02-2008 - Categoria: Politica

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