Schermaglie fra presidenza e opposizione

PORTOPALO - L'ultima seduta consiliare ha ribadito i non buoni rapoporti istituzionali tra il presidente del civico consesso e l'opposizione consiliare. Schermaglie, richiesta di mozioni d'ordine, proteste di varia natura, rileivi sulle prenotazioni riguardanti gli interventi durante i lavori consliari. Insomma: un vasto campionario che vede da una parte il presiente Corrado Scala e dall'altro l'opposizione. In particolare le schermaglie si sono registrate con i capigruppo Elivio Taccone e Giovanni Cannarella. Tra il pubblico presente nell'aula consiliare c'è chi manifesta un certo divertimento. «Tutto si può dire fuorché che ci si annoia assistendo ai consigli comunali – afferrma uno spettatore presente alla seduta di mercoledì scorso – poiché i colpi di scena sono a ripetizione, ti capita di vedere consiligeri che si alzano dal seggio, recandosi verso la presidenza. Insomma: molta teatralità. Del resto sembra lo specchio, rimpicciolito, della politica nazionale dove il teatrino è la regola». Molto attiva si è mostrata anche l'ex presidentessa del civico consesso, Ornella Burgaretta. L'ultima seduta ha comunque confermata la tenuta della coalizione di maggioranza. Su un altro punto si è trovata piena convergenza tra i gruppi presenti in consiglio comunale: i debiti fuori bilancio.

Da sinistra a destra, passando per il centro, tutti si sono detti concordi sulla necessità di mettere un freno alle mere deliberazioni di debiti fuori bilancio che stanno fiaccando di volta in volta, e in modo massiccio, il bilancio comunale. Si attende la presentazione di un esposto alla Corte dei conti. È singolare che molte delle liti giudiziali, dalle quali sono scaturite condanne per il comune, sono partite da errate procedure d'esproprio. Ora: l'interrogativo è uno: è possibile che nessuno debba rispondere di questi errori che stanno costando alla collettività non pochi quattrini pubblici? È mai possibile che il consiglio comunale debba registrare deliberazioni per debiti fuori bilancio per opere pubbliche risalenti agli ottanta e novanta che si portano dietro delle rogne spesso molto costose? Il sindaco preannuncia altre iniziative dopo la consegna, alcuni mesi addietro, alla procura della Repubblica di Siracusa, degli atti riguardanti l'iter del campo sportivo (la vergogna per eccellenza, con 4 miliardi di lire di debiti per un'opera incompleta). "Certamente non ci fermiamo - dichiara il sindaco - poiché è intollerabile che si sia arrivati a questa montagna di debito senza poter completare la struttura".

SERGIO TACCONE
Fonte: LaSicilia.it il 02-12-2006 - Categoria: Politica

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