PACHINO - Schiarita nella questione del difensore civico. La Margherita ha indicato ufficialmente il nome di Ignazio Bongiovanni. Il lungo e tortuoso iter per la scelta del nuovo “ombudsman” dei cittadini pachinesi registra, dunque, una decisa accelerazione. Nell'indicazione di Bongiovanni decisiva sarebbe stata l'azione del consigliere comunale Angelo Petralito, segretario cittadino della Margherita. Un cambio di rotta netto e per certi versi sorprendente dal momento che, non più tardi di qualche settimana addietro, lo stesso Petralito aveva tuonato non poco contro un'ipotesi di convergenza, da parte sua, su questo nome (Bongiovanni e Petralito oltretutto sono legati da vincoli di parentela). La scelta di Dongiovanni, da parte del partito che esprime il vicesindaco, rappresenta un passaggio importante ma non ancora decisivo. Su questa indicazione dovrà misurarsi l'intera coalizione e non è detto che alla fine si arrivi alla quadra, vista l'instabilità che regna all'interno della coalizione del sindaco Campisi.

Per qualcuno l'indicazione di Petralito segna uno spostamento se non un'apertura esplicita nei confronti del Mpa. Apertura che troverebbe conferma anche nell'assegnazione recente di incarichi da parte della giunta verso un professionista, esponente di rilievo a Pachino del “Movimento per l'autonomia”. Giochi fatti, quindi, sul nuovo difensore civico? Manco per idea, come conferma Emanuele Rotta, consigliere d'opposizione. “Non sarei così sicuro. La maggioranza, durante la riunione dei capigruppo, i nomi di Ignazio Bongiovanni e Nicoletta Di Maria. – afferma Rotta – Ho l'impressione che vogliano arrivare alla seconda votazione, quando saranno sufficiente 11 voti per eleggere il difensore civico. Gli riuscirà? Ho molti dubbi senza il reale, e non fittizio, coinvolgimento della minoranza”. Ma su ciò che potrà succedere martedì prossimo, in aula consiliare, Rotta resta aleatorio, aggiungendo soltanto una frase sibillina: “Non mancheranno i colpi di scena”. Al momento la scelta di Bongiovanni sembra avere i numeri per giungere in porto. L'unico, infatti, che sostiene l'avvocato Di Maria è Massimo Agricola. I dubbi, tuttavia, rimangono e la telenovela sul nuovo difensore civico forse non è ancora all'atto conclusivo anche se non sono pochi quelli che ritengono “quasi” chiusa la questione.

SERGIO TACCONE