Scintille tra il Fli e Rinascita

Scintille tra il Fli e Rinascita PACHINO - Scoccano scintille tra il responsabile locale del Fli di Pachino Sebastiano Mandalà ed il consigliere e capogruppo di Rinascita Salvatore Blundo. A Rinascita, che lunedì scorso ha presentato un restyling del suo simbolo e che ha avviato una operazione di rilancio della realtà civica che da oltre 15 anni tiene banco nello scenario politico pachinese, Mandalà ha mosso delle critiche e delle osservazioni, rispondendo così alle dichiarazioni di Blundo. Oggetto del contendere è stato il manifesto fatto affiggere dai partiti e dai movimenti di opposizione contro l'attività amministrativa della giunta Bonaiuto. Una critica a cui Blundo aveva replicato facendo notare come alcuni dei firmatari del manifesto, tra i quali l'ex assessore Mandalà, ha ricoperto, fino a poche settimane orsono, l'incarico di amministratore, ed altri, che oggi gridano allo scandalo stracciandosi le vesti di fronte ad incarichi a parenti stretti di consiglieri ed amministratori, fino a qualche mese fa hanno indicato esperti e consulenti del primo cittadino, chiedendone la nomina in cambio dell'appoggio in consiglio comunale.

«I partiti politici non possono sostituirsi all'autorità giudiziaria cui spetta la responsabilità di condurre indagini e accertare eventuali responsabilità, -ha affermato Mandalà-. I partiti devono invece, specie se svolgono un ruolo di opposizione, esercitare una funzione fondamentale per il funzionamento di una sana democrazia, e cioè un controllo politico-amministrativo dell'azione di governo. E su questo stia tranquillo il consigliere Blundo, poichè Futuro e Libertà non si sottrarrà a questo ruolo. Appaiono quindi pretestuose le valutazioni di Blundo, -ha continuato Mandalà- che invece hanno il solo scopo di provare a mettere a tacere l'opposizione. Inoltre, riguardo al fatto che io sia stato assessore della giunta guidata dal sindaco Bonaiuto, e quindi suo collaboratore, vorrei ricordare che sono stato revocato da quell'incarico proprio dal sindaco stesso». Intanto, a prendere posizione su quanto avvenuto in consiglio comunale nei giorni scorsi, è intervenuto il consigliere del Pd Roberto Bruno che ha stigmatizzato l'atteggiamento del primo cittadino che, in pieno dibattito relativo ai continui blitz al comune della Guardia di Finanza per compiere riscontri ed acquisire atti, ha preferito allontanarsi dall'aula senza rispondere direttamente o partecipare al dibattito richiesto dai consiglieri di minoranza ai sensi del vigente regolamento comunale.

Salvatore Marziano
Fonte: LaSicilia.it il 20-04-2011 - Categoria: Politica

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