Scoperta discarica

Scoperta discarica PACHINO - La guardia di finanza ha sequestrato un'area di oltre duemila metri quadrati che era stata tramutata, abusivamente, in discarica a cielo aperto. Nella discarica c'era di tutto e di più: non solo materiale di risulta da demolizioni, pezzi di ferro, pezzi di autovecoli, materiale di plastica non biodegradabile. E poi centinaia e centinai di pneumatici di autovetture, di camion. Una montagna di copertoni che copriva il terreno, che è ubicato in una area in piena espansione agricola, per via della coltivazione di primaticci. L'operazione è stata condotta in porto dai finanzieri della brigata di Pachino, a seguito di opportuni indirizzi operativi impartiti dal comandante della tenenza di Noto, tenente Serena Aveta. L'input proviene dal comandante provinciale della guardia di finanza colonnello Carmine Canonico, che ancora una volta conferma il suo spirito di attento custode della salvaguardia dell'ambiente da ogni scempio provenienti dai nuovi «untori». I crimini ambientali, purtroppo, sono in aumento in tutto il paese ed in particolare al Sud stanno rovinando l'ecosistema nazionale. La guardia di finanza, pertanto, ha deciso di rivolgere al settore una attenzione operativa sempre più marcata.

Nel corso del sopralluogo, ai finanzieri, si è presentata alla vista uno spettacolo impressionante: i pneunatici che ricoprivano interamente il terreno facendolo sembrare un «giacimento di petrolio all'aperto». In caso di incendio le colonne di fumo nero denso e asfissiante sarebbero stata viste dagli abitanti di Pachino e Marzamemi. e dai residenti della intera zona, che non è molto distante da una importante arteria di comunicazione. L'area sottoposta a sequestro è stata segnalata al sindaco del comune cui ricade il terreno per le operazioni di bonifica prima dell'arrivo, ormai imminente, del flussi di vacanzieri italiani e stranieri. Dovrà essere ripristinato il luogo come era allo stato originale, così come previsto dalla vigente normativa e dalle disposizioni dell'ASL. Azione di bonifica per scongiurare eventuali focolai di infezioni ( zecche in primo luogo) e poi gli incendi. Il Comune successivamente si rivarrà sul proprietario del terreno, trasformato in discarica. Per intanto le «fiamme gialle» hanno denunciato, a piede libero, la proprietaria del sito, una anziana donna originaria del luogo per una serie di violazione alle vigenti norme di legge in materia ambientale.

Saretto Leotta
Fonte: LaSicilia.it il 13-05-2007 - Categoria: Cronaca

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