PORTOPALO - I lavori di consolidamento della costa di Scalo Mandrie hanno scatenato in alcuni social network un serrato confronto tra favorevoli e contrari. Sarebbe pronto a costituirsi un comitato ambientalista, intento a mobilitarsi per incontrare il sindaco e bloccare i lavori, individuando interventi compatibili con il contesto ambientale e chiedendo all'Arta di rivedere i criteri della Valutazione d'impatto ambientale. I promotori del costituendo comitato motivano la loro azione con l'importanza della zona da un punto di vista ambientale, paesaggistico, archeologico e turistico. Il punto, per i contrari a questi lavori, è uno: la soluzione scelta ha un impatto ambientale che deturperebbe irreversibilmente Scalo Mandrie. Il confronto sull'argomento è molto serrato e vede all'opera gli apocalittici («scempio, si sta violentando la costa»), i critici con qualche distinguo e i favorevoli che sottolineano la gravità della situazione della costa da un punto di vista dell'erosione. Nei giorni scorsi, il capo dell'ufficio tecnico municipale, Mario Poidomani, ha evidenziato un punto: l'inserimento di Scalo Mandrie nell'apposito piano delle aree a rischio erosione e nel gruppo dei tratti a maggiore rischio.
Come evidenziato proprio da Poidomani, nella determina del 30 dicembre scorso, il comune di Portopalo ha presentato il progetto dei lavori di recupero, risanamento idro-geologico, consolidamento e salvaguardia del litorale marino nella zona Casuzze Scalo-Mandrie. Un progetto esecutivo Progetto esecutivo di lavori urgenti di consolidamento, ripristino e salvaguardia del tratto di litorale marino in dissesto ed erosione e per il quale il comune aveva già ottenuto un finanziamento di 500 mila euro dal Ministero dell'Ambiente. Il Comune ha poi avanzato istanza per l'ammissione a finanziamento della restante parte, pari 719 mila euro (Fondi del Por Fesr 2007/2013). A giugno 2010, l'Assessorato regionale al Territorio e Ambiente ritenne ammissibile il progetto approvato in via definitiva circa due mesi dopo. Dopo l'ok dell'Arta, il 22 febbraio 2011 l'ingegner Giuseppe Lumera ha trasmesso gli elaborati del progetto definitivo adeguati alle richieste e prescrizioni dell'Arta. L'approvazione del progetto ad opera della giunta comunale risale al 15 marzo 2011. Il comitato civico ha preannunciato di voler mettere in atto ogni azione legittima per la salvaguardia dell'area oggetto d'intervento.
SER. TAC.
Fonte:
LaSicilia.it il 23-02-2012 - Categoria:
Ambiente