PACHINO - Primo squillo di campanella questa mattina negli istituti scolastici di ogni ordine e grado della città. L'anno scolastico però si aprirà all'insegna di problemi piuttosto vecchi. Al centro dell'attenzione infatti ci sono le carenze di sempre tra i quali quelle della scarsa manutenzione degli istituti scolastici in particolar modo quelli di proprietà comunale. Nei giorni scorsi l'assessore alle politiche scolastiche Giorgio Giliberto aveva annunciato il rifacimento del maquillage per alcune aule di alcuni istituti comprensivi, ma per la maggior parte di questi le classi non hanno potuto beneficiare neppure di una semplice imbiancatura. Anche gli ambienti esterni lasciano molto a desiderare con erbacce ovunque e giardini poco curati e ben lontani da un aspetto accogliente che dovrebbe caratterizzare almeno i primi giorni di scuola. Insomma i problemi appaiono quelli di sempre, gli stessi che caratterizzarono l'apertura dello scorso anno scolastico quando nel plesso Mallia l'avvio delle lezioni fu seguito da forti polemiche e persino da uno sciopero ad oltranza posto in essere dai genitori degli alunni più piccoli che si rifiutarono di mandare in classe i loro figli a causa delle fatiscenze delle aule.
E la preparazione per l'avvio delle lezioni diventa anche per i dirigenti scolastici una guerra fra poveri, come quella che si è consumata nei primi giorni di settembre tra alcuni «presidi manager» (così come oggi vengono chiamati) che hanno dovuto tirar fuori le unghie per difendere l'affidamento di alcune aule dalle richieste di altri loro colleghi che chiedono spazio per evitare lo spettro dei doppi turni. È il paradosso tutto pachinese dell'edilizia scolastica: istituti con un numero di aule in eccesso ed istituti che devono fare i conti con la carenza di strutture. Esiste poi un problema di gestione dei locali non indifferente. La palestra del comprensivo Brancati ad esempio ha di recente ospitato alcuni extracomunitari. L'assessore alla protezione civile ed il dirigente del settore hanno dovuto faticare non poco per ottenere la disinfezione completa dei locali, e l'assessore Bufardeci avrebbe addirittura firmato un provvedimento d'imperio vincendo così le resistenza interne all'amministrazione. Ma i problemi non sono soltanto per gli istituti comprensivi. Il comue di Pachino ad esempio in forza ad una circolare regionale, quest'anno ha ritenuto di non poter fornire il trasporto gratuito agli studenti per raggiungere l'istituto superiore nei pressi della frazione di Marzamemi. «Si ripristini il vecchio servizio che vedeva la scuola farsi parte diligente ed impiegare propri mezzi per il trasporto degli studenti, -ha tuonato il sindaco Giuseppe Campisi-. L'istituto Ipa-Ipsart ha i fondi ed i mezzi, -ha affermato il sindaco- e non è detto che i pullman della scuola debbano essere utilizzati solo per le gite». Ma la scuola insiste: «Il comune di Pachino viola il diritto allo studio di molte fasce di giovani studenti mettendoli nell'impossibilità di raggiungere l'istituto di istruzione scelto. È una vera indecenza tagliare i servizi per gli studenti».
Salvatore Marziano
Fonte:
LaSicilia.it il 15-09-2008 - Categoria:
Cronaca