Con il secondo gol stagionale di Cristian Baglieri il Thiene ha portato a casa il primo pareggio in campionato al termine della partita con il Montichiari che sembrava stregata: «Per come è andata la gara - spiega il bomber di Pachino- il mio gol ha avuto il significato di una liberazione.
Indipendentemente dal fatto che sia stato io a realizzarlo, questo gol ha salvato la situazione e ci ha permesso di guadagnare un punto prezioso. Non parlerei di due punti persi, bensì di uno guadagnato». Che indicazioni vi ha dato la gara con Montichiari? «Abbiamo visto che la squadra ha carattere, sa soffrire e non molla mai, ha grande grinta e cuore; abbiamo avuto il merito di crederci sempre e siamo stati premiati».
Dal Bianco vi aveva chiesto una gara diversa rispetto a Biella. «A Biella abbiamo perso non perché abbiamo sbagliato l'approccio, ma perché abbiamo subìto il loro gioco. Col Montichiari si sono viste comunque indicazioni più positive rispetto a Biella». Il suo gol è parso piuttosto fortunoso. «Certo, ma se non avessi tirato, il gol non lo facevo.
Questa rete mi ha portato tre motivi di gioia: ho aiutato il Thiene ad ottenere il pareggio, mi ha permesso di muovere la classifica marcatori e mi ha lasciato una grande carica a livello morale». Che differenze ci sono tra questo Thiene e quello dell'anno scorso? «Quest'anno ci sono più giocatori esperti, e proprio l'esperienza a mio giudizio sarà la nostra arma per disputare una stagione di vertice, le potenzialità non ci mancano.
Personalmente gioco con più tranquillità e rispetto allo scorso campionato finora non mi sono mai fatto espellere». A chi dedica il suo secondo gol stagionale? «Sicuramente a mio padre, che è stato male la settimana scorsa, e ovviamente al mio amico Max Ossari, a cui dedicherò tutti i gol che segnerò da qui alla fine del campionato». Due gol in quattro partite. Un buon inizio. «Quest'anno voglio dare una grossa mano alla squadra in termini di gol. Sono in buona media, voglio superare le nove reti segnate nel mio primo anno di Thiene».
Domenica vi aspetta una gara temibilissima a Novara, cosa prevede? «Dal Novara conosco bene Polenghi, un buonissimo difensore che probabilmente marcherà proprio me, so che mi darà filo da torcere. Sappiamo comunque che se noi indoviniamo la partita non ce n'è per nessuno. Se andiamo lì con la massima grinta, a parità di motivazioni dobbiamo far valere il nostro elevato tasso tecnico. Questa non è presunzione, ma consapevolezza nei nostri mezzi».
Fonte: Il Gazzettino Online: il quotidiano del NordEst il 04-10-2002 - Categoria: Politica