PACHINO - E' fallito il tentativo di riunificazione della Cdl portato avanti dal consigliere forzista Paolo Di Pietro. A conferma che la autosospensione del gruppo consiliare ed amministrativo azzurro non lo aveva mai convinto pienamente, nei giorni scorsi Di Pietro si è fatto promotore di una iniziativa che avrebbe potuto riunificate la Cdl pachinese. In termini concreti Di Pietro ha chiesto al sindaco di assegnargli una delle due cariche assessoriali spettanti a Forza Italia. Ciò avrebbe comportato le sue dimissioni da consigliere comunale e la sua surroga che sarebbe stata fatta con il primo dei non eletti della lista del Ccd, oggi Udc in cui Di Pietro era stato eletto. Il partito centrista avrebbe così guadagnato un consigliere all'interno del civico consesso accontentandosi di rientrare in giunta con un solo assessorato. An invece, una volta ricomposto il quadri della coalizione, avrebbe potuto accettare i due assessorati da tempo richiesti e che il primo cittadino si era mostrato in passato disponibile ad assegnare. Il questo modo il puzzle sarebbe stato completo raggiungendo l'agognata riunificazione della compagine che aveva vinto le elezioni.
La proposta però ha incontrato il niet ufficiale del capogruppo di Rinascita Salvatore Blundo e quello ufficioso di tutta l'attuale maggioranza. Se infatti Blundo ha addotto un motivo di incompatibilità del movimento civico con il partito di destra, gli altri esponenti politici hanno storto il naso, ed in primis proprio gli autosospesi di Forza Italia. Infatti benché ufficialmente la loro posizione fosse favorevole ad una riunificazione del centrodestra, l'assegnazione a Di Pietro della carica di assessore avrebbe rotto i loro equilibri interni dato che Greco o Berretta avrebbero dovuto cedere la loro poltrona.
Ovviamente contrari anche i consiglieri che appoggiano a titolo personale la giunta che si sarebbero visti esautorati da una ricomposizione della coalizione originaria. Dato l'esito negativo del tentativo di riunificazione, Di Pietro aveva palesato (ma solo ad una parte della stampa) il ritiro della sua fiducia alla maggioranza, ma un ulteriore ripensamento lo ha fatto decidere diversamente. Che la coalizione amministrativa abbia bisogno di ulteriori puntelli è però evidente. Voci ben accreditate infatti danno ormai per certo l'ingresso in giunta di una parte dell'opposizione che fino alla scorsa seduta consiliare aveva apostrofato con toni severi la coalizione di governo.
Salvatore Marziano
Fonte: LaSicilia.it il 15-05-2004 - Categoria: Politica