Senza acqua da cinque giorni: Villeggianti della zona in rivolta. Presentato esposto
PACHINO - "Da cinque giorni siamo senza acqua. Una situazione incresciosa e non da paese civile". Monica Santuccio è arrivata come ogni estate a Marzamemi per trascorrere le vacanze ma quest'anno i problemi relativi alla carenza idrica non stanno dando tregua. "Non si può andare avanti in questo modo - dichiara Monica Santuccio - abbiamo bambini piccoli e spesso si arriva a situazioni assurde che ci fanno ricredere di aver scelto questo posto per le ferie". La signora ha presentato ieri un esposto ai carabinieri per denunciare questo stato di cose. Nelle scorse settimane il campanello d'allarme lo aveva fatto suonare Barbara Fronterrè, presidente di un'associazione che raggruppa gli operatori commerciali del borgo marinaro. L'ultimo approvvigionamento risale a cinque giorni addietro, facendo ricorso alle autobotti. Una famiglia di Catania, con bambini molto piccoli, ha dovuto fare ritorno a casa per poterli lavare. "Evidentemente qui il tempo si è fermato - prosegue Monica Santuccio - e a volte ci sembra di aver fatto un salto indietro di parecchi anni. Non può Marzamemi recitare un ruolo di spicco in ambito turistico quando non è possibile garantire ai residenti nel periodo estivo l'acqua, bene primario per eccellenza". La signora punta l'indice anche verso la scarsa pulizia delle strade e per l'elevata concentrazione di gas di scarico nei pressi di via Nuova, dove l'ingresso e il passaggio delle macchine è pressoché continuo. "Questo è un altro tasto dolente - ribadisce - e ci chiediamo in caso di emergenza quali difficoltà incontrerebbe l'ambulanza vista la situazione di caos, non tralasciando la circostanza legata alla presenza di bambini che giocano nelle vicinanze e che si vedono costretti a respirare aria inquinata". Se non è la descrizione di un luogo da evitare poco ci manca. "Amiamo questo posto - dice ancora Monica Santuccio - tanto è vero che ogni anno siamo sempre qui ma questa volta la situazione è peggiorata ed è inutile prendersela con l'assessore di turno che poi fra l'altro mi sembra uno che si da un gran da fare. Piuttosto è il sindaco che vediamo di rado". Intanto è pronta a partire una raccolta di firme per sensibilizzare gli uffici competenti. "Non è possibile erogare l'acqua il sabato e la domenica con alta pressione - conclude Santuccio - e poi razionare a compartimenti stagni, prima Marzamemi quindi Pachino".
L.S.
Fonte: LaSicilia.it il 25-07-2003 - Categoria: Cronaca
acqua..acqua..acqua...no. Era solo un miraggio. O meglio, un gorgoglio lieve. La cannella dell'acqua non ne voleva proprio sapere di piangere. Non era stati abbastanza cattivi con Lei: dunque, se la rideva con un lieve soffio che proveniva dalla oscurità metallica delle tubazioni. Dall'alto dei Cugni, da dove essa proviene e dove un tempo era stato un tempietto greco: ora è posta la cubica costruzione del serbatoio di Marzamemi. Nessun cenno di scroscio di fluida acqua d'intorno. La zona era immersa nella profondità della luce e nell'abbandono più totale. Una area brulla e desolante, dove molti vanno a depositare le cose piu' strane. Lucertole stese al sole ridevano felici abbronzandosi nelle bianche pietre calcaree dei Cugni di Calafarina. La struttura dormiva profondamente. Le farfalle che dominavano la estesa valletta che un tempo era stata rigogliosa fonte di vita dei nostri primi abitatori mesolitici e neolitici non aveva suggerito ai nostri anmministratori nessuna premonizione solenne . Eppure i secoli trascorsi sono piu' di 3000, da allora. Ma come si sà i nostri amministratori sono un pò duri nel recepiere le istanze che vengono dalla assetata e disidradata popolazione. Ma come ci vogliamo chiamare,oggi, quando il primo cittadino si mette a fare previsioni del tempo per giustificare azioni di deuperamento ambientale con scelte occasionali e non pianificate anche in presenza di piani del traffico che rimangono solo nella carta???? Fa bene il Sindaco a farsi vedere poco. Perchè se passa da Marzamemi si potrebbe scatenare il diluvio universale. Per questo ha delegato l'assessore alla siccità a rappresentarlo. Oramai, questo sant'uomo, si muove con la macchina piena di bottiglie di acqua minerale. Il primo che si lamenta lo rinfresca con acqua imbottigliata di "testa dell'acqua" in Noto. Acqua leggera e digestiva che fà passare,momentaneamente, la rabbia e la bile accumulata dai nostri prodi villeggianti annuali. Infatti, non appena hanno digerito e devono tirare la catenella: si accorgono increduli del doppio inganno. Se la favola dei pastori erranti non fosse stata qui e teste raccontata, oggi avremmo qualcosa da riproporre per illustrare, ancora una volta, la nostra fervida e frizzante fantasia a qualche lettore attento ma tardivamente adulante. Ma purtroppo, a risentire le stesse lagnanze estive, oramai secolari, ci si è anch'essa, per stanotte, inaridita. Notte senza bollicine dall'alto del serbatoio pensile in funzione di Pachino. Spiros.