PACHINO - E' stata una seduta fiume quella del consiglio comunale di martedì scorso. Dopo un immobilismo politico amministrativo che durava ormai da mesi, si è svolta la prima vera riunione con ben 22 punti da trattare. I lavori sono iniziati alle 21, con uno spostamento di un'ora rispetto al previsto, e subito si sono aperte le danze di una seduta memorabile per il pubblico delle grandi occasioni, intervenuto per verificare la tenuta della nuova maggioranza. Ad aprire il confronto politico è stato il consigliere dell'Udeur Guastella, che ha evidenziato le mancate riunioni del civico consesso per un periodo eccessivamente lungo. E' stata poi la volta di Agricola e Petralito per la maggioranza che si sono soffermati rispettivamente su delle minacce telefoniche anonime pervenute, e sui motivi per cui FI ha scelto di rimanere a sostenere il sindaco Barone. E' stato proprio quest'ultimo intervento a dare il via agli attacchi più violenti da parte della minoranza. Petralito infatti ha chiesto le dimissioni di coloro che ricoprivano cariche amministrative per conto di quei partiti che oggi non fanno più parte della coalizione amministrativa, qualificando peraltro come politiche le funzioni della vicepresidenza del consiglio, della presidenza Ato rifiuti e del difensore civico.
E' stato a questo punto che l'opposizione, seduta al completo negli scranni di sinistra della sala, ha dato fuoco alle polveri con una serie lunghissima di interventi e continui scontri verbali che solo a fatica il presidente Nicastro è riuscito a contenere. Il battibecco è durato fino a notte fonda, ed ha avuto il suo momento culmine intorno alle 23, quando Petralito ha richiesto di votare il prelievo del punto 4 all'odg per evitare l'ostruzionismo della minoranza che paralizzava i lavori. E' stato allora che la maggioranza ha evidenziato tutti i suoi limiti dovuti al numero risicato di consensi. Petralito infatti non si era accorto che il consigliere Dell'Ali si era allontanato dall'aula per cui la maggioranza non avrebbe retto alla votazione. A quel punto solo le lungaggini di Nicastro, che ha artatamente allungato l'iter di votazione, permettendo il ritorno in aula dell'assente, ha evitato alla maggioranza di essere battuta. Poi i lavori sono proseguiti, ma la musica non è cambiata, ed a circa mezzanotte la discussione era bloccata al primo punto. Solo alle 4 del mattino la seduta è stata interrotta ed aggiornata a martedì prossimo, con la discussione ferma al decimo punto all'odg.
Salvatore Marziano
Fonte: LaSicilia.it il 01-04-2004 - Categoria: Politica