PACHINO - Ritorna in primo piano la vicenda dell'Aias di Pachino. Nei giorni scorsi, alla presenza del deputato regionale Egidio Ortisi, del vicesindaco di Pachino Blandizzi e della presidente dell'Aias di Pachino Pina Casalino, si è svolto un incontro per fare il punto della situazione.
«Il centro Aias a Pachino è un'esigenza imprescindibile, -ha affermato Carmelo Petruzzello, responsabile di diversi centri riabilitativi - e già dal 2000 la nuova Aias di Pachino è stata autorizzata per 78 prestazioni giornaliere. A Pachino ci sono i locali, ci sono le attrezzature e c'è l'utenza, manca solo la convenzione con l'Ausl che peraltro potrebbe essere fatta anche per un numero minore di assistiti e non per forza per il numero massimo». «Per una città come Pachino - ha continuato Petruzzello - non ha senso rimanere fuori dall'assistenza riabilitativa che va fatta costantemente e giornalmente. Inoltre l'esistenza dei centri è da stimolo per la riabilitazione e per uscire dall'ombra. Per le famiglie avere un disabile non deve essere una vergogna, e la riabilitazione in un centro specializzato aiuta anche ad emergere».

La riapertura del centro Aias di Pachino era stata annunciata già qualche mese fa, ma poi tutto si arenò per l'ennesima volta. Il problema riguarda i fondi necessari. «Per il 2007 - ha spiegato Ortisi - il problema non esiste poiché i bilanci prevedono i fondi necessari. Piuttosto deve essere valutato se non sia possibile anticiparne l'apertura prima. Per questo è necessario interloquire sia con il sindaco e con l'amministrazione locale che con il manager dell'Asl Leto». I fondi potrebbero arrivare dai residui inutilizzati dalle altre Aias e potrebbero essere sufficienti a coprire i costi di gestione di un paio di mesi. Del resto i costi che attualmente vengono sfrontati per il trasporto dei disabili a Rosolini sono ben maggiori. Probabilmente sulla vicenda pesano ancora le vicende pendenti della vecchia Aias, per i quali esistono ancora strascichi sul fallimento.

Salvatore Marziano