PACHINO - (aru) I consiglieri comunali dell'Udc non sottoscrivono il documento di sfiducia nei confronti del sindaco di Pachino Sebastiano Barone definendola una iniziativa di pochi non condivisa dalla dirigenza locale del partito. Con queste parole il capo gruppo consiliare dell'Udc Paolo Dipietro boccia il documento redatto dall'ex consigliere comunale Giuseppe Ciavola dove veniva chiesto al sindaco Barone di lasciare l'incarico di fronte alla attuale paralisi amministrativa legata alla permanenza in giunta dell'assessore di Forza Italia Paolino Greco. "A nome del gruppo consiliare dell'Udc - ha detto Dipietro - diffido chiunque all'interno del partito a prendere iniziative che vanno contro la volontà della maggioranza degli iscritti. Questo documento di sfiducia nei confronti di Barone non solo non è condiviso dai consiglieri del mio gruppo ma anche dai dirigenti locali del partito". Una precisazione quella di Paolo Dipietro che trova d'accordo anche uno dei tre assessori dell'Udc Nino Iacono, che ribadisce la lealtà del gruppo consiliare e degli assessori "centristi" al sindaco Sebastiano Barone. "Non c'è nessuna rottura con Sebastiano Barone - ha detto Iacono - ma si è trattato soltanto dell'iniziativa di qualcuno che cerca di approfittare della situazione di instabilità politica per mettere le mani avanti in vista delle prossime amministrative.
Aggiungo anche che l'attuale composizione della giunta a Pachino ha avuto l'avvallo dei responsabili provinciali dell'Udc". Precisazioni quelle dei due rappresentanti del partito di Follini, che evidenziano lo scontro all'interno di un partito che oggi può contare su una buona visibilità in giunta con tre assessori sponsorizzati da quattro consiglieri comunali, mentre invece coloro che nell'Udc hanno svolto il ruolo di procacciatori di voti oggi sono costretti a vedere dall'esterno quanto accade senza avere nessuna voce in capitolo. Da qui nasce il documento "incriminato", che oggi i dirigenti locali dell'Udc si sono affrettati a smentire per evitare l'apertura di una crisi che potrebbe mettere in pericolo la loro permanenza in giunta visto che il sindaco Barone di fronte ad un atto di "ribellione" così evidente potrebbe fare a meno dei "centristi" nella sua maggioranza. Una situazione politica in continua evoluzione visto che Sebastiano Barone rimane sempre dell'idea di procedere alla revoca dell'assessore Greco, anche se proprio l'Udc sta tentando una mediazione in extremis per evitare l'uscita dalla maggioranza di Forza Italia.