di Salvatore Moncada

Quante sfiducie è possibile proporre nei confronti di un sindaco? Ossia esiste un limite temporale ovvero numerico che metta fine ai continui tentativi di dare una spallata all'amministrazione Campisi?

É la domanda che si pone Giuseppe Cambareri, esperto tributario nominato dal primo cittadino. Un quesito che sfiora l'ironia dato che appena due giorni fa è stata rinviata al prossimo giovedì la trattazione della terza mozione di sfiducia in soli 14 mesi ai danni del massimo esponente dell'ente comunale. Proprio il sindaco Campisi qualche giorno fa ha apertamente parlato di “accanimento politico” contro di lui e della sua amministrazione.

È lapalissiano e ben visibile - continua invece Cambareri – che un unico progetto disfattista unisce undici consiglieri comunale di opposizione in un grande abbraccio. Costoro all'unisono si sforzano di non fare il loro dovere di consiglieri comunali e non hanno invece la minima preoccupazione dei danni economici, morali e di qualsivoglia genere che stanno arrecando ai cittadini.

Conti alla mano i tentativi di sfiduciare il primo cittadino sono costati parecchio ai pachinesi. Tre tentativi di sfiducia per un totale di nove riunioni assembleare complessivi tra rinvii e convocazione in seconda seduta che hanno inciso sulle già asfittiche casse dell'ente per oltre quindicimila euro complessivi. Il tutto considerando i gettoni di presenza dei consiglieri comunali e gli straordinari degli impiegati che a vario titolo sono impegnati durante le sedute di Consiglio Comunale.

Invece di proporre alternative per risolvere i problemi della città – ha continuato Cambareri - non si fa altro a mio parere che sprecare soldi in questo modo. È poi si punta il dito nei confronti dell'amministrazione accusandola di essere sprecona. Intanto domani si ritornerà nuovamente in aula per discutere sul bilancio di previsione per l'anno in corso. Con tutta probabilità anche questo argomento verrà rinviato di almeno una settimana. L'intenzione infatti è quella di affrontare prima il delicato punto relativo alla sfiducia ai danni del primo cittadino.