Si affronta l’invasione delle alghe

Si affronta l’invasione delle alghe MARZAMEMI - Avrà luogo questa mattina alle 10 nei locali della provincia regionale di Siracusa una importante riunione sul problema della copiosa produzione delle alghe che si sta verificando su tutte le coste siracusane. Un problema, quello degli accumuli di posidonia oceanica, presente in quasi tutte le coste esposte alle correnti che trascinano a riva quelle che null'altro sono che delle foglie di una pianta naturale che cresce rigogliosa là dove le acque sono più pulite.
All'incontro parteciperà anche il presidente del comitato Pro Marzamemi Pasquale Aliffi che da tempo si occupa del problema particolarmente sentito nella frazione. Da qualche mese si è notata una superproduzione di alghe che, a causa della forza delle onde, si è accumulata a riva ed in particolare nella spiaggia antistante il golfo del porto Balata ostruendo totalmente la foce del pantano e provocando gravi problemi legati alla stagnazione di acqua. Ciò si verifica anche nella spiaggia di Spinazza, dove interi banchi di alghe possono essere notati nei pressi della diga crollata. Domenica scorsa inoltre, sono dovuti intervenire alcuni volontari con in testa il sig. Bruno, titolare di un vivaio della zona, che con dei mezzi meccanici hanno provveduto a spalare le alghe che si erano accumulate nel piazzale Balata e che ostruivano persino il passaggio delle vetture oltre che l'espletamento della fiera-mercato «Marzamemi Antiqua», la prima fiera dell'antiquariato che si svolgerà la terza domenica di ogni mese.

Il presidente del Comitato Pro Marzamemi Pasquale Aliffi già nelle scorse settimane aveva inviato una lettera al presidente dell'Ap Bono sottolineando come la copiosa quantità di alghe si rivela eccessivamente fastidiosa e penalizzante per il turismo. Il problema che prima era limitato soltanto alle spiagge di Marzamemi e Spinazza, durante l'ultima stagione estiva è stato avvertito anche nelle zone di Fontane Bianche ed Arenella. «Il problema, -ha affermato Aliffi- si pone soprattutto in relazione all'aumento dei costi per lo smaltimento in discarica delle alghe tanto che spesso vengono ammassate e sotterrate negli stessi arenili con il rischio che questi assumano una colorazione innaturale e siano rovinate». Aliffi rilancia anche l'idea dell'utilizzo in agricoltura delle alghe come fertilizzante, così come suggerito peraltro da uno studio dell'Università di Catania, o la possibilità di essere utilizzate addirittura come fonte energetica. Da qui anche la riunione di quest'oggi in cui sarà approfondito il problema e saranno studiate le soluzione più idonee per eliminare l'impatto negativo prodotto dalla posidonia oceanica.

Salvatore Marziano
Fonte: LaSicilia.it il 23-12-2008 - Categoria: Cronaca

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