Nuovi interventi per la prevenzione delle frane e di gestione del territorio pubblico. Sono quelli che verranno realizzati nel Siracusano, grazie a tre nuovi decreti dell'amministrazione regionale. In particolare, col primo provvedimento, la Presidenza della Regione ha approvato il piano stralcio di bacino per l'assetto idrogeologico relativo al fiume Acate – Dirillo. Il piano, che interessa l'intero territorio comunale di Buccheri, è stato imposto in base ai diktat della legge 365 del 2000, che reca interventi urgenti per le aree “a rischio idrogeologico molto elevato”. Il progetto è' stato redatto in sede di “conferenza programmatica” tra i comuni interessati a possibili straripamenti. Questi sono uno nel Siracusano (Buccheri), due del Nisseno, sei nel Catanese e sette nel Ragusano. Un passo avanti per la prevenzione dei dissesti, in una vasta area già tristemente oggetto di una serie di problemi riguardanti le incongruità del territorio. Col secondo decreto, l'assessorato regionale al Territorio e Ambiente comunica di aver “sdemanializzato” un'area demaniale marittima sita nel comune di Pachino.

E' quella di contrada Fossa di Marzamemi, antistante ad un fabbricato, entrata a far parte del patrimonio disponibile della Regione Siciliana, alla quale spetterà il compito della manutenzione e l'obbligo di trovarne una nuova destinazione d'uso. Infine, sempre l'assessorato regionale al Territorio e Ambiente ha decretato l'espropriazione definitiva e l'occupazione permanente, a favore del ramo archeologico, artistico e storico del demanio della Regione, di immobili ubicati nell'antica città di Megara Hyblaea, nel comune di Augusta. Gli immobili sono addirittura ubicati all'interno della cinta muraria della città, costituendo pericolo per l'integra conservazione del sito archeologico e dando quello che la stessa Soprintendenza ha definito “un pessimo impatto visivo”.

Cinzia Bertolami