PACHINO - (Sa.Mar.) Si allarga il divario tra Nicastro e Forza Italia. Le firme del gruppo forzista della mozione di sfiducia al loro ex compagno di partito hanno reso insanabile la frattura tra le parti. "Sono forte della solidarietà di tanti privati cittadini, -ha affermato il presidente del consiglio- che, dopo aver saputo della mozione nei miei confronti, mi hanno telefonato manifestandomi il loro sostegno. La sfiducia nei miei confronti è innanzi tutto un attentato istituzionale, e certamente la sua presentazione prima del dibattito in aula della sfiducia al sindaco ha turbato la votazione anche se non mi ha condizionato".
Riguardo ai rapporti con il capogruppo di FI Quartarone, Nicastro ha affermato: "Lui mente sapendo di mentire, poiché non è vero che Rinascita è stata invitata al tavolo delle trattative alle 21 del 5 aprile, dato che tutti i politici a quell'ora erano ancora in chiesa per la messa in suffragio del Papa e la riunione è iniziata dopo le 22. Quartarone ha mentito anche a Bruno Alicata dicendogli di non aver mai firmato una mozione nei miei confronti. Ieri infatti alle 19,50 l'ho informato io della realtà dei fatti inviandogli via fax copia della sfiducia nei miei confronti. In terzo luogo Quartarone non solo è stato promotore della sfiducia nei miei confronti ma ha estorto il voto ad almeno due consiglieri minacciandoli di votare la sfiducia al sindaco. Tutti però affermano e sono sicuri -ha concluso Ninni Nicastro- che lui non uscirà dalla giunta prima del 10 luglio, poiché insegue meschini interessi".
Fonte: LaSicilia.it il 05-05-2005 - Categoria: Politica