PORTOPALO - Arrivare a un'analisi chimica dell'acqua, facendo intervenire le autorità competenti per verificare le emissioni del radar che insiste sul centro abitato. Questo l'obiettivo che si prefigge Cristiano Vaselli che attraverso un pressante tam-tam su internet ha allestito un gruppo per porre l'attenzione su un tema molto delicato: l'incidenza tumorale nel territorio. «Ho utilizzato un celebre sociale network - afferma Vaselli - per avviare un'azione di sensibilizzazione su questo tema. Qualcuno, mi riferisco alle autorità competenti in materia sanitaria, hanno il dovere di dirci se qualche fattore che incide sul territorio rappresenti un rischio maggiore di ammalarsi di cancro». Vaselli, conosciuto nell'ambiente giovanile per la sua attività di dj, animatore di serate danzanti, ha vissuto per tanti anni a Pisa e poi ha deciso di ritornare e vivere nella sua città d'origine. «Amo questo territorio ma vedo diverse persone morire ancora giovani di tumore. Ho contattato alcuni esperti che mi hanno suggerito di effettuare delle analisi non batteriologice ma chimiche sull'acqua, per verificare un eventuale inquinamento della falda. Sul rischio elettromagnetico da radar - aggiunge Cristiano Vaselli - è vero che nessuno studio ha detto che è nocivo, ma è parimenti vero che nessuno ha escluso rischi per la salute.

Sto cercando di mettermi in contatto, tramite l'Asp, con il responsabile del registro tumori della provincia. Non ho intenzione di fermarmi se non dopo riscontri oggettivi. E mi auguro che le autorità amministrative locali, a cominciare dal sindaco, ci supportino in questa iniziativa perché il rischio di ammalarsi di tumore, se c'è, è per tutti». In fondo, come diceva uno studioso della materia, il cancro è una malattia democratica: colpisce senza alcuna distinzione. «Voglio sottolineare con estrema chiarezza, l'assoluta apoliticità dell'iniziativa. Non permetterò a nessuno di strumentalizzarci. L'unica cosa che abbiamo a cuore - conclude Vaselli - è sapere se a Portopalo ci siano situazioni che potrebbero agevolare l'insorgenza del cancro».

SERGIO TACCONE