PORTOPALO - Si complica l'operazione di recupero del relitto della carretta del mare "F174", affondata alla vigilia di Natale del '96 a 19 miglia da Capo Passero. L'indiscrezione è di alcuni giorni fa e a pubblicarla è stato il quotidiano "il Manifesto" che scrive: "Sembra che stia naufragando anche la possibilità di recuperare in tempi brevi il relitto dell'imbarcazione affondata". Il quotidiano comunista fa riferimento al recente sopralluogo effettuato attraverso un robot sottomarino, con il supporto di una nave oceanografica. Il sopralluogo avrebbe rilevato che la F-174 "è seppellita da decine e decine di reti di pescatori e che il recupero è difficile". Portare in superficie il relitto servirà a rimuovere ogni dubbio sull'identità dell'imbarcazione e ad accertare, attraverso l'analisi dello scafo, la dinamica del naufragio. Sempre sul Manifesto, in un articolo di Massimo Giannetti pubblicato a marzo, il portopalese Salvatore Lupo, assessore comunale in carica all'epoca dei fatti, che indicò a "Repubblica", alcuni anni dopo, il punto dove si trovava il relitto, ha affermato che "l'operazione di recupero è difficile ma non impossibile.
C'è il rischio che le parti in legno del relitto possano definitivamente sbriciolarsi nel momento in cui viene rimosso dai fondali. Più facile dovrebbe invece essere, stando alle immagini che abbiamo visto quattro anni fa, - ha aggiunto Lupo - recuperare le ossa degli immigrati ancora imprigionate dentro le stive del peschereccio". Il parroco don Palacino, promotore di una raccolta di firme inviate alle istituzioni nazionali in cui si chiede il recupero del relitto, è categorico: "Quel relitto va recuperato, in tempi brevi. In caso contrario siamo pronti a raccogliere noi i fondi per scendere lì con un rov".
SERGIO TACCONE
Fonte:
LaSicilia.it il 13-05-2007 - Categoria:
Politica