PACHINO - Tira aria di bufera all'interno del partito democratico. Il segretario sezionale pachinese Corrado Ruscica si è presentato dimissionario alla prima riunione significativa del Pd dopo la tornata elettorale che ha fatto segnare per il partito una vera ecatombe. Le percentuali bulgare uscite dalle urne che hanno fatto sfiorare al centrodestra l'80% dei consensi parlano molto chiaro. Ruscica ha così ritenuto doveroso, secondo quelle che sono le leggi della politica, rimettere il mandato. Ma a non volere gettare la spugna è il partito di provenienza di Ruscica, e cioè l'area diessina che ha chiesto di non accettare le dimissioni della segreteria, scatenando un vero e proprio putiferio. Di fatto le anime interne al Partito democratico sono almeno tre: la prima, quella dell'ex Margherita che annovera il capogruppo del Pd in consiglio comunale Salvatore Orlando e tra gli esponenti di spicco l'ex consigliere Angelo Petralito, ed i componenti Pina Casalino e Nuccio Drago. Secondo Orlando il rinnovamento del direttivo e la sostituzione o quanto meno l'integrazione della segreteria politica del Pd è quantomeno doverosa dopo la debacle elettorale, anche per dare delle direttive nuove al gruppo consiliare ed evitare alcune posizioni da molti considerate troppo accondiscendenti.
La Casalino invoca poi a gran voce la metà dei componenti della segreteria politica locale in forza del risultato elettorale che ha visto la sorella (la candidata Pd al consiglio provinciale Carmela Casalino) raccogliere la metà dei consensi espressi in favore del partito democratico. La seconda componente è rappresentata da un gruppo iscritto ai Ds e accomunato dall'appartenenza all'associazione Città Etica che alle elezioni ha visto candidato un suo rappresentante, ossia Turi Pintaldi. Anche tale frangia chiede un rinnovamento del direttivo ed è favorevole ad un avvicendamento nella segreteria. La terza componente è invece quella ex Ds che invece respinge le dimissioni del segretario Ruscica. Nonostante l'apparente concordia delle posizioni tra la corrente di Città Etica e quella dell'ex Margherita, i rapporti tra le due fazioni non sono affatto sereni. "La Casalino presenta una politica nuova ma che in realtà è vecchia». È stato questo il giudizio espresso da Giancarlo Barone, componente della compagine che fa capo a Città Etica. Ha risposto a tono la Casalino che senza mezzi termini ha chiesto il commissariamento del partito. Infine l'ex segretario Ds Borgh addossa le responsabilità del fallimento elettorale ai candidati.
Salvatore Marziano
Fonte:
LaSicilia.it il 11-07-2008 - Categoria:
Politica