PACHINO – Poco dopo essere finito in manette con l'accusa di furto aggravato era stato scarcerato con l'obbligo di presentazione giornaliera per la firma alla locale stazione dell'Arma. Ma lui, Salvatore Di Rosa, 18 anni, aveva ripetutamente disatteso tale obbligo, motivo per cui i militari dell'Arma avevano inviato un circostanziato rapporto di denuncia alla Procura della Repubblica di Siracusa che, valutati i fatti, aveva chiesto ed ottenuto nei suoi confronti un provvedimento di ricarcerazione.

E proprio per dare esecuzione a questo provvedimento i carabinieri di Pachino lo hanno rintracciato in contrada Burgio, nel territorio di Noto, dove lavorava in un appezzamento di terreno e dopo averlo circondato lo hanno catturato portandolo in caserma. Una volta all'interno della stazione dei carabinieri di Pachino, mentre venivano effettuate le notifiche degli atti giudiziari, alla richiesta di spiegazioni del perché non si fosse mai presentato in caserma dopo la scarcerazione, il ragazzo avrebbe replicato che non aveva tempo per tale genere di incombenze strappando l'ordinanza del giudice con cui si ristabiliva la carcerazione.

A questo punto Salvatore Di Rosa avrebbe anche tentato, invano, di non farsi ammanettare, ingaggiando una colluttazione con i militari dell'Arma. Reso inoffensivo, veniva immediatamente condotto all'ospedale di Noto, dove i medici lo calmavano con dei tranquillanti. Ma dopo qualche minuto, mentre era ancora all'interno dell'ospedale, il diciottenne si riprendeva scagliandosi ancora una volta violentemente contro i militari che riuscivano ad ammanettarlo ed a condurlo nel carcere siracusano di Cavadonna. L'arrestato dovrà rispondere di minacce, lesioni e resistenza a pubblico ufficiale, nonché del danneggiamento dell'autovettura dell'Arma con cui è stato trasportato, considerato che mentre i carabinieri lo stavano trasferendo riusciva a sferrare dei calci alle portiere, ammaccandole.