MARZAMEMI - Viva soddisfazione per l'esito della conferenza dei servizi che ha sancito la realizzazione del lungomare Spinazza è stata espressa dal presidente del comitato Pro Marzamemi, Pasquale Aliffi che non ha potuto partecipare all'incontro per impegni di lavoro ma che ha seguito con la massima attenzione. «Ho seguito l'iter sin dall'inizio, -ha affermato Aliffi- sin da quando, nell'autunno del 2002 il presidente della Provincia mi comunicò di voler avviare le pratiche per la costruzione di un lungomare con la compartecipazione della Provincia regionale e del Comune di Noto. Poi mille difficoltà, per la mancata disponibilità del comune netino che, a seguito di altre priorità, non aveva a disposizione la propria quota di 200 mila euro. «Ricordo che in una riunione con i sindaci di Noto e Pachino fui io a farmi portavoce del presidente Marziano ed a comunicare al comune barocco che l'Amministrazione provinciale, vista la parziale disponibilità economica di Noto, si faceva carico di ulteriori 100 mila euro che si aggiungevano ai 200 mila già stanziati, e voleva dal comune solo un progetto esecutivo e cantierabile.
«L'incontro decisivo poi fu organizzato dal comitato Pro Marzamemi nel dicembre 2003 ed in quell'occasione furono ripartite le quote tra l'Amministrazione provinciale, il comune di Noto e quello di Pachino. Successivamente, - continua Aliffi- recentemente, si sono verificate una serie di schermaglie politiche tra alcuni partiti che hanno intrapreso una battaglia che definirei fratricida proprio su questa importantissima opera.
«Ciò non ha potuto che indignarmi quale persona che ha seguito passo passo il percorso formativo e che da semplice cittadino ha proposto, voluto, e collaborato con le istituzioni affinché questa opera potesse trovare realizzazione. Ora siamo veramente vicini alla realizzazione del lungomare atteso da tutti i residenti della contrada». La zona è abitata in gran parte da cittadini di Pachino, di contro la parte più consistente della contrada amministrativamente dipende da Noto, questo ha fatto sì che negli anni si sia creato un particolare contenzioso anche perché chi esercitava il proprio voto a Pachino non aveva modo di influire sulle decisioni netine, la Provincia, ente di programmazione e raccordo, ha contribuito a superare lo stallo.
Sa.Mar.
Fonte:
LaSicilia.it il 17-02-2005 - Categoria:
Cronaca