Si valorizzano i beni culturali

Un gruppo di architetti, storici e geologi per dare vita all'Associazione Studi Storici e Culturali di Pachino formatasi da qualche mese con l'obiettivo di promuovere iniziative di rilancio legate alla cultura ed alla storia locale. L'associazione, per la quale è stata scelta la forma guridica dell'organizzazione non lucrativa di utilità sociale, ha in Roberto Bruno il presidente. «L'organizzazione nasce - scrive il presidente Roberto Bruno nel bollettino della onlus - per far conoscere a quante più persone possibili le attività e le iniziative a tutela, salvaguardia e promozione dei Beni Culturali del territorio». L'associazione pachinese si propone dunque di recuperare alcuni luoghi del territorio lasciati o nell'abbandono o in uno stato di degrado. «Bisogna recuperare questi luoghi non solo da un punto di vista fisico - aggiunge Bruno - ma anche come luoghi della memoria».

L'Associazione ha come finalità anche la cura e la conservazione dei monumenti, l'indagine sulle memorie e le testimonianze del passato, attingendo agli archivi pubblici e privati ed a quei «tesori di patria erudizione» che vi giacciono ancora in modo del tutto inesplorato. Un progetto dunque di largo respiro che nel tempo non potrà che rafforzarsi. Rosario Ardilio, componente del consiglio direttivo dell'associazione pachinese, sottolinea alcune proposte. «Abbiamo contattato l'assessore comunale ai beni ed alle attività culturali - afferma - proponendogli di affidarci in comodato d'uso gratuito l'utilizzo della cosiddetta «casetta maltese» di via Anita. C'è già un accordo verbale per l'affidamento».

L'associazione pertanto porterebbe avanti un progetto gratuito di ristrutturazione della stessa struttura, che diventerebbe la sede del nuovo organismo associativo, tornando allo stesso tempo pienamente fruibile per la collettività. E' tutt'altro che utopistica inoltre la costituzione di un archivio storico e di un'emeroteca all'interno dell'edificio di via Anita.
L'associazione promuoverà inoltre escursioni sul territorio ed in modo particolare sui luoghi a rilevanza storica come la grotta di Calafarina, Cugni o l'acquedotto arabo, anche se su questa denominazione Ardilio nutre seri dubbi. Infine l'associazione redigerà una rivista a periodicità trimestrale, sulla scia di altre già esistenti in provincia.
«Stiamo pensando a numeri monografici - aggiunge Rosario Ardilio - sulle tradizioni locali, sulla storia dei palmenti o sui beni di rilevanza storica ed archeologica presenti nel territorio di Pachino e Portopalo».
Fonte: LaSicilia.it il 23-01-2003 - Categoria: Cultura e spettacolo

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