(ASCA) - Palermo, 26 lug - Avviare azioni comuni per favorire
l'educazione ambientale in Sicilia. E' questo lo scopo del
protocollo d'intesa firmato stamattina dal vicepresidente
della Regione Siciliana, Francesco Cascio, dall'Arpa Sicilia
e dall'Azienda Foreste Demaniali. Un tavolo comune che ha
come sfondo il contributo della Sicilia alla tutela della
biodiversita' ambientale in vista delle scadenze del 2010
imposte dalla convenzione di Joannesburg per la conservazione
degli ecosistemi e del patrimonio naturalistico.
''La Sicilia in un quadro nazionale - afferma Cascio -
gioca un ruolo di grande importanza. Secondo gli esperti,
infatti, tra gli ''hot spot'' del pianeta, le aree cioe' ad
altissima concentrazione di specie viventi da proteggere,
accanto alla foresta amazzonica ed alle barriere coralline,
si trova infatti il Mediterraneo. Proprio per questo
l'ambiente non puo' essere lo sfondo della societa'
siciliana, ma rappresenta il centro della scena''.
Cascio quindi ricorda che ''valorizzare il territorio,
quindi, e' un atto dovuto, ma principalmente un'opportunita'.
Per fare questo, pero', bisogna insegnare ad amare
l'ambiente. Un'educazione ambientale che sia un'educazione
civica e che parta, quindi, dalle scuole. Ecco il senso di
questo protocollo d'intesa: un programma di educazione
ambientale per costruire il futuro della nostra isola''.
La firma dell'accordo rappresenta la conclusione del primo
seminario sulla biodiversita', organizzato dall'assessorato
regionale all'Ambiente. Al seminario hanno partecipato 50
addetti ai lavori, tra referenti della rete regionale Infea,
responsabili della gestione del patrimonio naturalistico
siciliano e rappresentanti delle associazioni ambientaliste.
L'iniziativa, che verra' replicata ad ottobre, costituisce
l'inizio di una strategia di formazione e di comunicazione
messa a punto dalla Regione.
''Arrestare la biodiversita' - ha spiegato Sergio Marino
direttore di Arpa Sicilia - non significa soltanto avviare
campagne per la protezione di specie in via di estinzione,
nota a tutti e' la vicenda dei grifoni siciliani, ma tutelare
e prevenire con azioni educative affinche' non vengano
distrutte in natura le condizioni ed i delicati equilibri che
consentono la vita''.
A sottoscrivere l'accordo anche l'Azienda Foreste
Demaniali, che gestisce 32 riserve dell'isola. ''Dobbiamo
andare avanti sulla strada della conservazione e della
corretta gestione - ha affermato il direttore dell'Azienda,
Antonino Colletti - sul futuro dell'area mediterranea
incombono gravi emergenze come quella degli incendi e delle
mutazioni climatiche. Sul fronte della biodiversita' siamo
gia' impegnati in significative azioni di reintroduzione
nelle aree di riserva di specie estinte come il capovaccaio
ed il pollo sultano, e nella conservazione del germoplasma ci
apprestiamo a realizzare due centri specializzati uno a
Ficuzza ed uno a Vendicari''.
Fonte:
Asca.it il 26-07-2005 - Categoria:
Cronaca